Più sicurezza sul territorio, più poteri ai Sindaci ed alle Polizie Municipali
Teramo | Pacchetto Sicurezza anche per contrastare il turpe fenomeno dei bambini, comunitari ed extracomunitari, che lavorano per strada. Bilancio prevenzione della criminalità. Introdotto il reato di clandestinità.
di Nicola Facciolini
E' l'ora di dire "basta!" all'indifferenza generale che circonda i minori, al turpe fenomeno dell'accattonaggio di bambini, comunitari ed extracomunitari, che sono costretti a "lavorare" per strada, facendo l'elemosina, costretti a girovagare, sfruttati e umiliati.
Anche a Teramo e provincia, il fenomeno sembra in costante aumento. I bambini vanno tutelati nei fatti, ogni giorno, ovunque. E il cuore della legge contenuto nelle nuove norme del Pacchetto Sicurezza varato a Napoli dal IV Governo Berlusconi, nel primo Consiglio dei Ministri operativo della XVI Legislatura, afferma: tutti i bambini, comunitari ed extracomunitari, devono andare a scuola e giocare, non lavorare; i loro genitori, parenti e tutori sono direttamente responsabili dinnanzi alla Legge dello Stato.
Il Legislatore non poteva rimanere indifferente di fronte alla continua e sistematica violazione dei diritti fondamentali dell'infanzia, declamati finora soltanto a parole anche nel variegato universo dei migranti, ossia dei cittadini (extra)comunitari. Le Forze dell'ordine saranno chiamate a fare il possibile per prevenire questa tipologia di reati contro l'infanzia. Gli strumenti normativi lo prevedono esplicitamente.
Senza contare che la provincia di Teramo è, dopo quelle di Ragusa e Crotone, terza nel centro-sud per presenza di stranieri clandestini. Il dato, pubblicato sul Sole24Ore, è desunto da una ricerca del Dipartimento di Demografia dell'Università di Milano Bicocca per il quotidiano economico e la Fondazione ISMU. Saremmo al 36° posto nella graduatoria nazionale, con l'11% di stranieri irregolari sul totale dei residenti (compresi gli italiani).
Gli irregolari sarebbero il 17,8% del totale degli stranieri, mentre tutta intera la popolazione extracomunitaria avrebbe raggiunto, sempre in provincia di Teramo il 6,2% del totale.
In Abruzzo, dopo Teramo, seconda sarebbe L'Aquila con il 10,7% di clandestini, quindi Pescara con il 5,5% e Chieti, con il 3,7%. Tutto questo mentre continua l'ininterrotta attività di controllo che i carabinieri ormai da tempo effettuano senza soluzione di continuità sul territorio. Dopo gli arresti dei giorni scorsi, i carabinieri hanno voluto effettuare un incisivo controllo a locali notturni ed esercizi pubblici della zona, spesso ricettacolo di pregiudicati, spacciatori e prostitute.
Numerosi sono stati i controlli effettuati ed altrettante e varie sono state le infrazioni rilevate alle leggi sul commercio, tra cui anche alcune cessazioni di attività, nonché sanzioni per un totale di circa 12mila euro. L'operazione di polizia è servita anche a tastare sul campo il rispetto della novella ordinanza emessa dal Sindaco di Silvi che ha disciplinato in maniera più restrittiva la chiusura di tutti i locali notturni, discoteche ed esercizi ove si svolge attività di somministrazione di alimenti e bevande, quali pub, bar ecc.
I carabinieri hanno voluto dare una risposta alle numerose lagnanze di tanti cittadini di Silvi che sempre di più ed a gran voce richiedono maggiore sicurezza e vivibilità su un territorio oggettivamente difficile come quello di Silvi. I carabinieri sono convinti che gli esercizi pubblici sarebbero il punto di partenza, di aggregazione e di scambio di numerosi pregiudicati locali e non.
Sicuramente quest'attività di controllo, secondo l'Arma, segna l'inizio di un obiettivo importante che i militari si sono prefissati per garantire a tutti un'Estate 2008 più tranquilla e sicura. Nella circostanza sono state controllate 47 autovetture ed identificate 93 persone, 23 contravvenzioni al codice della strada, controllate ed identificate 23 prostitute, 10 gli esercizi pubblici controllati ad uno dei quali è stata contestata la cessazione dell'attività di somministrazione a causa di riscontrate irregolarità amministrative.
L'attività dei carabinieri della compagnia di Giulianova non si è certa fermata qui. Infatti nel fine settimana i controlli sono stati intensificati ed i risultati non si sono fatti attendere. I militari della stazione di Silvi Marina, al comando del Mar. Antonio Tricarico, nel contesto di attività preventiva e repressiva finalizzata a contrastare i cosiddetti reati "predatori", nel pomeriggio di sabato 12 maggio hanno tratto in arresto 4 cittadini polacchi con l'accusa di concorso in rapina impropria.
I quattro stranieri, verso le 15 dopo aver asportato diversi generi alimentari all'interno del supermercato Cityper nel centro commerciale Universo, pensavano bene di oltrepassare le casse senza pagare il corrispettivo. La cosa più grave è quella che per assicurarsi la fuga e garantirsi l'impunità, una volta superate le casse, usavano violenza nei confronti dell'addetto alla sicurezza riuscendo a dileguarsi.
Immediatamente venivano avvisati i carabinieri della locale stazione che inviavano sul posto diverse pattuglie, ai quali venivano fornite dettagliate caratteristiche somatiche dei malviventi. Immediatamente veniva attuato il collaudato piano di cinturazione della zona che non tardava a dare i suoi frutti. Poco dopo i militari riuscivano a fermare i quattro polacchi non distante dal Centro Commerciale, con l'intera refurtiva che veniva restituita al legittimo proprietario.
Nella circostanza venivano anche sequestrati arnesi utilizzati per rompere le placche magnetiche antitaccheggio. I quattro polacchi dopo le formalità di rito sono stati associati alla Casa Circondariale di Teramo a disposizione della competente A.G. Dei quattro polacchi, tre dei quali censurati, due sono 53enni e domiciliati a Montesilvano (Pe), uno 32enne e l'altro 24enne, entrambi domiciliati a Francavilla al Mare.
Pacchetto Sicurezza: più poteri ai Sindaci ed alle Polizie Minicipali, tutela di minori e bambini nell'accattonaggio e pene più severe contro i vandali.
L'articolo 10 del disegno di legge modifica l'articolo 112 del codice penale sulla «responsabilità delle persone maggiorenni nei delitti commessi dai minori, «mentre l'articolo 12 modifica il codice penale per un maggiore «contrasto nell'impiego di minori nell'accattonaggio»: «Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque si avvale per mendicare di una persona minore degli anni quattordici, o, comunque, non imputabile, ovvero permette che tale persona, ove sottoposta alla sua autorità o affidata alla sua custodia o vigilanza, mendichi, o che altri se ne avvalga per mendicare, è punito con la reclusione fino a tre anni». Lo stesso articolo prevede anche «pene accessorie» se lo sfruttamento dei minori avviene da parte dei genitori: «La condanna per i reati di cui agli articoli 600, 601 e 602 comporta, qualora i fatti di cui al primo comma dei citati articoli siano commessi dal genitore o dal tutore rispettivamente:
1) la decadenza dell'esercizio della podestà del genitore;
2) l'interdizione perpetua da qualsiasi ufficio attinente all'amministrazione di sostegno, alla tutela e alla cura». Nel disegno di legge si sostiene che «Il sindaco concorre ad assicurare anche la cooperazione della polizia locale con le forze di polizia statali, nell'ambito delle direttive di coordinamento impartite dal ministro dell'Interno».
«Il sindaco può adottare «provvedimenti contingibili e urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana». «In casi di emergenza connessi con il traffico o con l'inquinamento atmosferico o acustico, ovvero quando a causa di circostanze straordinarie si verifichino particolari necessità dell'utenza il sindaco può modificare gli orari degli esercizi commerciali, dei pubblici esercizi e dei servizi pubblici, nonché d'intesa con i responsabili territorialmente competenti delle amministrazioni interessate, gli orari dell'apertura al pubblico degli uffici».
L'articolo 6 del disegno di legge consente la «collaborazione della polizia municipale nell'ambito dei piani coordinati di controllo del territorio».
Con l'articolo 7 si consente ai vigili urbani «l'accesso al centro elaborazione dati del ministero dell'Interno» e la possibilità dell'inserimento dei dati «acquisiti autonomamente».
All'articolo 8 e 9 del disegno di legge si prevedono «disposizioni concernenti il reato di danneggiamento» e il reato di «deturpamento e imbrattamento di cose altrui». In particolare all'articolo 9 si interviene sull'articolo 639 del codice penale nel punto in cui si prevede la pena di un anno per chi commette deturpamento e imbrattamento su immobili «compresi nel perimetro dei centro storici», estendendo questa variante anche a «immobili sottoposti a risanamento edilizio o ambientale o su ogni altro immobile, quando al fatto consegue un pregiudizio del decoro urbano». (Fonte: "Il Giornale").
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21/05/2008
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