Venerdì 23 maggio alle ore 21.00 presso la sala degli Specchi di Confindustria Ascoli Piceno si conclude il ciclo di incontri dal titolo "Per Passione, non per mestiere: i giovani e il lavoro" organizzato dal Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Ascoli Piceno e dall'Associazione Culturale Clemente Rebora.

Gli incontri precedenti, che hanno riscosso un notevole successo di pubblico, hanno visto la proiezione di tre pellicole cinematografiche sul tema della problematica condizione dell'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro:"La Ricerca della felicità" di Gabriele Muccino, "Mi fido di te" di Venier, Villa, Besentini e "Giorni e nuvole" di Silvio Soldini.

La tavola rotonda di venerdì sera vedrà la partecipazione di Simone Mariani, Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Ascoli Piceno, Simone Fortunato, critico cinematografico del settimanale "Tempi" che verrà direttamente da Cannes, Angelo Candiani Presidente Associazione Scuole/Lavoro Alto Milanese e numerosi giovani che ci auguriamo prenderanno parte attiva al dibattito.

All'incontro parteciperà anche il Vice Presidente della Provincia Emidio Mandozzi e diversi giovani imprenditori che porteranno le loro testimonianze. La rassegna lanciata dal Gruppo Giovani e dall'Associazione culturale Clemente Rebora si rivolge prevalentemente ai giovani ascolani, per suscitare una riflessione sui mutamenti socio-culturali imposti dalla globalizzazione, che rendono sempre più difficile l'inserimento nel mondo del lavoro: in questo contesto il ruolo dell'impresa sul territorio ha un valore altamente sociale.

Simone Mariani afferma "Innanzitutto vorrei sottolineare che l'impresa e l'imprenditore sono tali se nello svolgimento della propria attività perseguono il bene di un numero esteso di soggetti, gli azionisti, naturalmente, i dipendenti, i collaboratori, i fornitori, l'intero territorio nel quale opera. L'imprenditore che cerca scorciatoie per raggiungere facili profitti, ha vita breve e difficilmente potrà creare benessere per sé e per la collettività. Noi Giovani vogliamo trasmettere l'immagine di un imprenditore che si mette a rischio e mette a rischio la sua immagine e i suoi averi, che dedica tempo e passione, appunto, al lavoro. In tutto questo anche la scuola ha un ruolo preciso perché deve trasmettere l'immagine della cultura d'impresa, come cultura del fare e dell'impegno. In tale ottica di condivisione degli obiettivi abbiamo creato un blog dei Giovani Imprenditori chiamato 'Giovani idee per il Piceno' (ancora in versione beta) che ci permette di interfacciarci con i ragazzi e di capire che cosa pensano".