Tre giorni di sciopero alla Manuli indetti dalla RSU
Ascoli Piceno | Le rappresentanze sindacali hanno proclamato il periodo di astensione dal lavoro dopo la rottura delle trattative con l'azienda e l'incontro dello scorso 23 maggio.

Sciopero alla Manuli (foto d'archivio)
Rotte le trattative alla Manuli di Ascoli fra l'azienda e le rappresentanze sindacali, dopo l'incontro tenutosi presso la sede di Confindustria il 23 maggio scorso. La RSU di fabbrica, composta da SDL, CGIL-Cisl Uil e UGL ha deciso di proclamare tre giorni di sciopero a partire da domani, mercoledì 28 maggio, per due ore a turno, e quindi otto ore al giorno.
Secondo Andrea Quaglietti del Sindacato dei Lavoratori, portavoce della RSU, l'iniziativa, che prevede presidi permanenti davanti allo stabilimento di Campolungo è stata adottata per diversi motivi. "Nell'incontro del 23 l'azienda ci ha annunciata la sua volontà di cambiamento degli orari di lavoro interni, dal turno di 6 a quello di 8 ore, con una potenziale riduzione del salario dei lavoratori e con il possibile licenziamento di molti di essi, a causa della riduzione delle squadre necessarie ad ogni turno. Poi, il taglio al premio di produttività, stabilito negli anni scorsi, per il mancato accordo ma anche la procedura di mobilità in corso per 23 persone, ora arriavata in regione e inoltre la richiesta di un trasferimento di un ramo d'azienda. Tutte questioni importanti e serie, che ci hanno indotto ad proclamare questo sciopero di tre giorni, anche per aprire un confronto vero sul futuro della Manuli nel nostro territorio."
Per Quaglietti, e tutti i rappresenti sindacali della fabbrica di tubi in gomma, l'argomento comunque più rilevante è quello degli investimenti mancati : "In tutti questi anni la Manuli ad Ascoli ha fatto profitti e utili grazie anche alle capacità professionali di centinaia di lavoratori, e alla flessibilità e disponibilità dimostrata da loro e dai sindacati. Ora non può azzerare tutto, o portare tutto all'estero, senza ascoltare il parere della RSU e quello di 700 lavoratori con le loro famiglie."
Secondo Andrea Quaglietti del Sindacato dei Lavoratori, portavoce della RSU, l'iniziativa, che prevede presidi permanenti davanti allo stabilimento di Campolungo è stata adottata per diversi motivi. "Nell'incontro del 23 l'azienda ci ha annunciata la sua volontà di cambiamento degli orari di lavoro interni, dal turno di 6 a quello di 8 ore, con una potenziale riduzione del salario dei lavoratori e con il possibile licenziamento di molti di essi, a causa della riduzione delle squadre necessarie ad ogni turno. Poi, il taglio al premio di produttività, stabilito negli anni scorsi, per il mancato accordo ma anche la procedura di mobilità in corso per 23 persone, ora arriavata in regione e inoltre la richiesta di un trasferimento di un ramo d'azienda. Tutte questioni importanti e serie, che ci hanno indotto ad proclamare questo sciopero di tre giorni, anche per aprire un confronto vero sul futuro della Manuli nel nostro territorio."
Per Quaglietti, e tutti i rappresenti sindacali della fabbrica di tubi in gomma, l'argomento comunque più rilevante è quello degli investimenti mancati : "In tutti questi anni la Manuli ad Ascoli ha fatto profitti e utili grazie anche alle capacità professionali di centinaia di lavoratori, e alla flessibilità e disponibilità dimostrata da loro e dai sindacati. Ora non può azzerare tutto, o portare tutto all'estero, senza ascoltare il parere della RSU e quello di 700 lavoratori con le loro famiglie."
|
28/05/2008
Altri articoli di...
Economia e Lavoro
Ascoli Piceno
ilq
Le strade musicali dell'Ebraismo nel compendio cinematografico di David Krakauer

David Krakauer
"The Big Picture"
Quando il giornalismo diventa ClickBaiting
Quanto è sottile la linea che divide informazione e disinformazione?
Kevin Gjergji