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Caro gasolio e crisi della pesca. Incontro istituzionale Marche-Abruzzo

Ancona | Il Vice Presidente Petrini e l’Assessore alla pesca dell’Abruzzo Verticelli si incontrano per discutere e trovare un modo per superare lo stato di crisi.

I problemi legati alla crisi delle marinerie adriatiche e del caro gasolio sono stati al centro dell'incontro dei giorni scorsi tra il vice presidente e assessore alla Pesca Paolo Petrini e l'assessore alla pesca della Regione Abruzzo, Marco Verticelli. Sono state discusse le misure da mettere in campo da parte delle Regioni per il superamento dello stato di crisi.

"La pesca italiana - osserva Petrini - deve con coraggio avviare un percorso innovativo, di modernizzazione, imperniato non solo su principi di sostenibilità ambientale, ma soprattutto economica, sociale e istituzionale. Questo processo, ormai non più rinviabile deve consentire al settore di contrastare le tendenze negative che hanno caratterizzato la recente evoluzione della pesca italiana: riduzione della flotta da pesca e dell'occupazione, impoverimento degli stock ittici, diminuzione delle quantità pescate, andamento negativo dei redditi degli operatori".

Marche e Abruzzo si sono trovate d'accordo nell'integrare le tradizionali politiche di tutela delle risorse con strategie attive di gestione che intervengono direttamente sull'organizzazione della pesca, incentivando meccanismi di autogestione.

Accordo anche sulla necessità che le risorse del nuovo fondo europeo per la pesca vengano utilizzate per programmi condivisi dagli stessi operatori, i quali dovranno essere chiamati a individuare specifiche azioni da inserire all'interno di un piano di gestione e, tra queste, anche quelle che consentono di razionalizzare le giornate di pesca, per via del caro gasolio, adeguandole alle quantità di prodotto disponibile.

"I costi di gestione - aggiunge Petrini - sono troppo alti, quindi per la sopravvivenza dell'impresa di pesca è necessario uno sfruttamento sostenibile delle risorse, mediante l'introduzione di regole condivise e, ove necessario, di misure tecniche di conservazione".

Ciò richiede l'adozione di una strategia articolata e flessibile che veda il coinvolgimento diretto degli stessi operatori del settore.
In quest'ottica sarà utile sfruttare le relazioni tra gli strumenti disponibili nel quadro della nuova programmazione comunitaria, opportunamente integrate dalle misure nazionali.

11/06/2008





        
  



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