L'ex "Banca di Ascoli di Credito Cooperativo" non restituisce la quote ad un risparmiatore
Ascoli Piceno | L'istituto di credito in questione, ora Banca di Teramo non restituisce le quote delle azioni ad un piccolo risparmiatore, che nel frattempo è finito in cassa integrazione.
di Redazione
Dall'associazione Movimento Difesa del Cittadino di Ascoli Piceno (MDC), riceviamo e pubblichiamo il comunicato con cui si denuncia un comportamento poco chiaro e non in linea con lo 'spirito' che anima le banche di credito cooperativo, ai danni di un piccolo risparmiatore che richiede quanto a lui dovuto.
Certo duemila euro non consentono di cambiare vita, ma è pur vero che non ottenere un rimborso al quale si ha diritto, a distanza di un anno e mezzo dalla richiesta, e per giunta trovandosi in cassa integrazione, non è una prospettiva rosea.
Si è rivolto a MDC un ascolano che nel 2000 acquistò quote della "Banca di Ascoli di Credito Cooperativo" versando oltre 3 milioni di lire. In seguito, la Banca di Ascoli venne acquisita dalla Banca di Teramo, che dopo qualche anno rinunciò allo sportello di Ascoli.
Nel gennaio 2007, il nostro ascolano diede le dimissioni da socio della Banca e chiese la restituzione delle quote versate, come consentito dallo Statuto. Ma, per tutta risposta, se da un lato riceveva le comunicazioni contenenti le descrizioni degli asseriti brillanti risultati ottenuti dalla Banca - con tanto di finanziamento di mostre anche internazionali e inaugurazioni di nuove statue commissionate per abbellire la sede centrale della Banca stessa - dall'altro si ripetevano i dinieghi alla restituzione della somma versata.
In particolare, i vertici della Banca confermavano il pieno diritto ad ottenere il rimborso, ma comunicavano soltanto che non era possibile: " ... mettere a rischio la stabilità della Banca di Teramo".
Dopo il collocamento in Cassa Integrazione Straordinaria, il nostro associato ha rinnovato la richiesta, che - con tono forse satirico - era stata definita "non sufficientemente motivata".
Ma, nonostante sia stata documentata la peggiorata situazione economica, nessuna risposta e nessun rimborso a tutt'oggi sono giunti dalla Banca di Teramo di Credito Cooperativo, in spregio del rispetto delle norme ed anche dello spirito di solidarietà.
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11/06/2008
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