Grottammare e San Benedetto saranno presto uniti da una pista ciclabile. Il cammino per la realizzazione del tracciato è partito nella mattinata di martedì 15 luglio con un incontro in Capitaneria di Porto tra l'assessore ai Lavori Pubblici Leo Sestri, il Dirigente del Settore ‘Progettazione opere pubbliche' Farnush Davarpanah ed il Comandante Luigi Forner.

I due rappresentanti del Comune hanno mostrato all'alto graduato un progetto preliminare che prevede l'attraversamento dell'area portuale posta sotto la giurisdizione della Capitaneria. Il nuovo tracciato partirebbe nei pressi dell'Albula, per proseguire lungo Viale delle Palme, Viale Colombo ed arrivare nei pressi dell'ex ristorante Stella Polare, per poi ricongiungersi con la pista ciclabile del lungomare grottammarese.

"Forner ha manifestato la massima disponibilità verso il progetto e l'incontro si è svolto in un clima molto sereno", afferma Sestri scandendo le prossime tappe. Innanzitutto bisognerà arrivare ad un progetto definitivo, che sarà redatto dopo aver ascoltato i pareri dell'intera maggioranza amministrativa, delle Commissioni Consiliari competenti e del Sindaco di Grottammare Luigi Merli. La parola d'ordine, secondo Sestri, sarà: massima condivisione.

Una volta realizzato, il progetto definitivo dovrà passare il vaglio del Genio Civile Opere Marittime, al quale parere la Capitaneria di Porto è vincolata. L'Ufficio, che fa capo al Demanio Marittimo, dovrà valutare soprattutto la questione sicurezza, in quanto il nastro dove passeranno le bici è stato progettato a non molta distanza dal mare.

Per quanto riguarda la tempistica il progetto definitivo dovrebbe essere pronto per la fine di settembre. Per il parere del Genio Civile, secondo fonti della Capitaneria, occorrono perlomeno sei mesi. E' probabile dunque che i lavori partano nella primavera 2009.

Seppur in maniera indiretta, anche nel percorso ciclabile tra San Benedetto e Grottammare c'è lo zampino di Bernard Tschumi che, come sappiano, sarà con tutta probabilità impegnato nel recupero della zona intorno all'ex Stadio Ballarin. Una volta che sarà noto come l'architetto franco-svizzero vorrà utilizzare quello spazio a confine tra i due Comuni rivieraschi i tecnici potrebbero cambiare il percorso della pista, integrandolo nella grande idea di Tschumi.

In ogni caso si arriverà, finalmente, ad un completamento di un asse che permetterà ai tanti appassionati delle due ruote di muoversi in piena liberà e sicurezza da Porto d'Ascoli fino a Cupramarittima.