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Il Porto delle meraviglie

San Benedetto del Tronto | Presentato lo Studio di Fattibilità per il rilancio dell'area portuale. Due possibili scenari: il primo prevede un porto votato all'intrattenimento, con locali notturni ed hotel di lusso, mentre il secondo delinea la zona come spazio per gli affari.

di Marco Braccetti

Una suggestiva immagine del Porto di San Benedetto

Un ‘Parco del Mare' o una ‘Cittadella degli Affari'? Un luogo votato più all'intrattenimento con locali notturni, hotel di lusso e ristoranti o uno spazio dedicato allo scambio commerciale, con  uffici, magazzini ed ambienti per lo stoccaggio delle merci? Entrambe le soluzioni consentirebbero il rilancio dell'area portuale, rendendola protagonista della vita socio-economica della città.

Sono queste le prospettive delineate dallo Studio di Fattibilità per il recupero e la riqualificazione della zona portuale tramite la costituzione di una STU (Società di Trasformazione Urbana).

I particolari del progetto, realizzato dalla società Nomisma (in collaborazione con partner di prestigio come la società di advisoring finanziario Ernst&Young), sono stati presentati alla Commissione Urbanistica nel pomeriggio di martedì 22 luglio.

Ricordiamo che la cordata di società nel novembre 2005 si era aggiudicata la gara indetta dal Comune di San Benedetto per la redazione di uno studio (finanziato con fondi ministeriali) per verificare se sussistevano le condizioni per avviare un processo di riqualificare e rivalorizzazione degli ambiti portuali.

Dopo un periodo di intensa analisi i tecnici hanno presentato due diversi scenari che, come detto all'inizio, hanno come denominazione ‘Parco del Mare' (Scenario1) e ‘Cittadella degli affari' (Scenario2). Il primo prevede un riutilizzo dell'area portuale prevalentemente a scopo turistico ricettivo e ludico, mentre il secondo ipotizza un riutilizzo mercantile, cantieristico e crocieristico.

Ma vediamo i dettagli più significativi delle due soluzioni.

Il Parco del Mare prevede la realizzazione di aree verdi con spazi per la pratica sportiva, ristorazione tipica, locali notturni capaci di attrarre turismo giovanile, percorsi pedonali che possano svilupparsi fino al braccio sud del porto, il quale potrebbe essere valorizzato attraverso la creazione di strutture leggere (ad esempio dei ‘trabaccoli' con reti da pesca) capaci di diventare un'attrazione per i turisti.

Verrebbero realizzate strutture commerciali, un grande albergo a 5 stelle, un centro fitness con beauty center, spazi per la promozione di prodotti tipici sia eno-gastronomici che artigianali. Il mercato ittico del porto sarebbe ulteriormente riqualificato, rendendolo fruibile anche per fini turistici. La realizzazione di nuove strutture per la cantieristica renderebbero la città uno dei punti di riferimento a livello nazionale per ciò che riguarda la costruzione nautica d'eccellenza.

Per quanto concerne il potenziale terzo braccio del porto (a nord rispetto agli ambiti di intervento), per il quale esiste da anni un progetto che tuttavia non ha ancora trovato attuazione, appare strategico pensare ad un suo utilizzo coerente con uno sviluppo turistico della città e con le caratteristiche morfologiche delle aree, prevedendo una stazione per attività di piccola-media crocieristica, oltre a spazi per ospitare maxi yacht in fase di allestimento e mostra.

Questo consentirebbe di ipotizzare iniziative turistiche complementari (ad esempio: soggiorno a San Benedetto e crociera di alcuni giorni), divenendo così un'attrazione di livello sovralocale per flussi di turisti che potrebbero soggiornare conseguentemente in città.

Nella ‘Cittadella degli Affari' troverebbero spazio magazzini e uffici direzionali per la gestione del traffico mercantile. Navi di medie dimensioni con merci in stiva troverebbero un punto d'attracco strategico nel porto sambenedettese. Il trasporto dei container viene invece sconsigliato per via delle difficoltà di carattere viario e di accessibilità riguardanti l'intera zona e che renderebbero complicato il trasporto dei voluminosi contenitori, una volta arrivati in porto.

In definitivia sono entrambe ipotesi suggestive, che cambierebbero radicalmente volto ad una zona della città che sino ad ora non ha espresso appieno le sue potenzialità. Certo, per il passaggio dalla teoria alla pratica la strada è ancora lunghissima, ma intanto è stato posto un primo, significativo mattone.

23/07/2008





        
  



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