Si è conclusa da pochi giorni un'imponente attività di polizia economica-finanziaria, condotta dal Comando Provinciale di Ascoli Piceno nel settore della compravendita degli immobili.

Le attività hanno preso l'avvio a seguito di una articolata attività di analisi effettuata dal Nucleo Speciale Entrate della Guardia di Finanza di Roma - che, una volta delineata nelle diverse realtà del territorio nazionale, ha proceduto a segnalare anche al Comando Provinciale di Ascoli Piceno gli indici di anomalia rilevati nei diversi contesti - e rientrano nell'ambito dell'intensificazione delle misure di contrasto all'evasione fiscale, come definite dall'Autorità di Governo e dai connessi obiettivi fissati dal Comando Generale della Guardia di Finanza.

Il piano di interventi, attuato allo scopo di individuare fenomeni di evasione fiscale da parte di imprese operanti nel settore della compravendita immobiliare, è stato definito, nella provincia di Ascoli Piceno, attraverso l'esecuzione di sei verifiche fiscali che hanno interessato altrettante società, operanti nei settori della "Compravendita immobiliare" e dei "Lavori generali di costruzione edifici".

Le complessive attività di polizia economico-finanziaria che, tra l'altro, hanno permesso di classificare due soggetti economici sconosciuti, per parte rilevante, al Fisco ("evasori paratotali") - hanno determinato la constatazione di ricavi non dichiarati al Fisco per circa 5,5 milioni di euro, con correlate evasioni dell'I.V.A. per oltre 400.000 euro; constatati, altresì, oltre 2,2 milioni di euro di componenti negative di reddito indebitamente detratte e segnalata una maggiore base imponibile ai fini dell'Imposta sul Reddito delle Attività Produttive per circa 4,7 milioni di euro.

Due rappresentanti legali di impresa sono stati denunciati all'Autorità Giudiziaria.