Sabato 12 e domenica 13 Senza lamento di Maria Rita Salvi al paese alto di Cupra
Cupra Marittima | Dopo il successo dello scorso anno con lo spettacolo Campane rimandano Campane, Maria Rita Salvi e Nicole Pschetz ritornano con la performance Senza lamento
Lo spettacolo, realizzato in collaborazione con l'assessore al commercio Carmine Chiodi e l'Amministrazione comunale, si terrà sabato 12 e domenica 13 luglio, alle ore 21.30, presso la piazzetta sud del paese alto. Maria Rita Salvi, cuprense, ha iniziato la sua formazione teatrale nelle Marche (nelle scuole di Vincenzo Di Bonaventura ed Eugenio Ravo) e al Dams di Bologna (dove studia e lavora con Michele Monetta). Nel 2001 si è trasferita a Londra per diplomarsi presso la scuola di mimo e approfondire gli studi di danza contemporanea. Nicole Pschetz è nata in Brasile, ha studiato prima a San Paolo e poi si è trasferita in Europa.
A Londra, tra il 2001 e il 2007, ha studiato e lavorato presso la scuola di mimo corporeo Theatre de L'Ange Fou dove ha incontrato Maria Rita Salvi. Si è costituito così questo sodalizio artistico. La loro prima performance ‘Contagion' risale all'aprile 2007 presso lo spazio Weld di Stoccolma. Da qui lo spunto e la decisione a realizzare un progetto più ampio che riguardasse la diversa identità culturale.
La performance ‘ Senza Lamento' si avvale di testi tratti da ‘Uno, nessuno e centomila' di Pirandello, ‘La terra desolata' di T.S.Eliot e ‘L'immaginazione' di Evelina De Signoribus; le musiche sono di Astor Piazzola, Tango Orkestret, Orphy Robinson, René Aubry, Darren Taylor, Break Reform, Lhasa De Sela e Corey Mwamba. Tema precipuo della performance è il vagheggiato ritorno nella propria città dopo anni vissuti in un paese straniero.
‘'La performance - spiega Maria Rita Salvi - descrive la vicenda di una donna che dopo anni di lontananza torna nella casa della sua infanzia portando con sé un bagaglio di ansia e di commozione per i giorni vissuti a sognare questo ritorno senza essersi mai lamentata del vuoto che la distanza ha provocato. ‘Senza lamento' - ha sottolineato dunque l'artista - è l'incontro-scontro tra due vite; la casa è lo specchio dove riaffiora l'immagine di bambina-adolescente mai accantonata. Non resta dunque che accettare la propria identità che sia una, nessuna o centomila''.
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09/07/2008
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