"Gente normale" 24 ore di vita quotidiana
San Benedetto del Tronto | La sceneggiatrice TV di origine marchigiana ha presentato ieri sera il suo primo libro.

Valentina Capecci
La storia corale vissuta in una grande città nell'arco di ventiquattr'ore, che la Capecci, sceneggiatrice di successo (la fiction TV rivelazione di quest'anno "I Cesaroni"è sua) ha proposto al pubblico attento e competente di "Scrittori sotto le stelle" in una serata di mezz'estate, è piaciuta a tutti coloro che hanno avuto modo di leggerla e ci si può scommettere anche a quelli che lo faranno.
Hanno detto del libro: Francesco Liberati, psicoterapeuta: "E' una lettura incalzante dove i personaggi, solo tratteggiati quasi fossero in un quadro impressionista, sono liberi di comunicare solo se stessi senza per forza metterci una lezione, una morale. Sono gli eroi del quotidiano".
Paolo Perazzoli, segretario regionale e provinciale Confesercenti: ""Gente normale" è un libro veramente piacevole che prende già dal titolo. E' scritto bene, si legge tutto d'un fiato. Mi è piaciuto molto il personaggio di Gabriella, l'ho trovato molto divertente, la sua frase per descriversi "dietro liceo davanti museo" è spassosissima".
La stessa autrice: "Non sono una scrittrice ma una sceneggiatrice. Il libro che propongo non è stato pensato a tavolino ma scritto così di getto come faccio nel quotidiano per il mio lavoro. L'ho sentito e basta. Non sopporto di leggere roba pesantissima così non ho voluto proporre niente di simile agli altri. Provo un immenso piacere nel sapere che è piaciuto così tanto. Il libro racconta di persone, un panettiere, un ragazzaccio... a cui succedono cose come potrebbero succedere a me che l'ho scritto. Allora vi si ritrovano delusioni, aspirazioni, mancanze, paure ma anche forza, quella che ad un certo punto ti da la spinta per ricominciare. Il titolo, che non ho scelto io ma la mia casa editrice, non è affatto retorico, non nasconde il vissuto di "mostri" ma veramente quello di gente normalissima. Però è un libro amaro come la vita d'altronde, dove non sempre si ride..."
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13/08/2008
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