Il Consigliere Comunale Catalucci bachetta lAssessore Provinciale Canzian
Ascoli Piceno | La politica non può chinarsi alla supremazia della tecnica.
Di seguito pubblichiamo la nota congiunta di Catalucci e del Capogruppo PD Domenico Procaccini:
"Ci risiamo sulla supremazia della tecnica sulla politica! L'Assessore Canzian ci vuol far credere che le questioni urbanistiche sollevate in città rivestono un aspetto puramente e formalmente tecnico. La politica non c'entra. Se fosse vero, allora basterebbe un bravo capomastro a reggere le sorti di quel delicato settore.
Pensavamo che la Giunta retta da un Presidente di Rifondazione Comunista avesse un ruolo di conduzione politica ben definito politicamente, come dimostrano le varie manifestazioni e iniziative (con riferimenti anche nazionali e internazionali) organizzate dalla Provincia in difesa del territorio Piceno, delle sue colline e del suo paesaggio: Convenzione Europea del Paesaggio, VAS, Saggi e Paesaggi ecc. ecc.
Non capiamo come se si difendono le colline di Colli del Tronto, a fianco di personaggi autorevoli del calibro di Tullio Pericoli e di Vittorio Emiliani, non si debbano difendere dalla speculazione edilizia anche le colline ascolane dell'Annunziata e della Montagnola dietro il Sacro Cuore. Canzian è stato volutamente e palesemente evasivo e nebuloso su almeno tre aspetti su cui i cittadini chiedono risposte chiare e dove la Provincia si è dimostrata contraddittoria e farisea.
1. COMPARTO FIRENZE
Canzian sui giornali c'informa dei tre incontri tecnici tra i dirigenti della Provincia e del Comune, facendo credere che si è discusso solo del metodo e non del merito della vicenda. Falso: l'accordo tra i due Enti è anche nel merito. E questo è scritto nero su bianco nel documento istruttorio, allegato alla proposta di delibera: "Il procedimento di concertazione condiviso con l'Amministrazione Provinciale.... si deve quindi ritenere concluso con la sottoscrizione del verbale del 12 giugno scorso che indica all'amministrazione comunale, e in specie alle strutture amministrative coinvolte, le linee guida da osservare...."
E' molto difficile far credere che l'Assessore Canzian non fosse a conoscenza di quello che il suo ufficio stava concertando, anche perché i dirigenti ricevono sempre un mandato per indirizzi e linee politiche ben precise da parte del Sindaco o degli Assessori competenti. A maggior ragione quando si tratta di una vicenda che un anno fa vedeva la Giunta Provinciale (con atto 218/2007) annullare due delibere di Consiglio Comunale, con conseguenti ricorsi al TAR (ancora pendenti) e con richiesta risarcimenti di danni.
Sul Comparto Firenze ci sono state ben tre votazioni in Consiglio in cui il Sindaco non ha mai preso parte; petizioni, esposti alla Procura, denunce, blitz della magistratura negli uffici comunali, due ricorsi al TAR pendenti, dipendenti comunali indagati, delibere e concessioni annullate.... Dopo tutto questo e all'insaputa di tutti, la Provincia si accorda con il Comune? Con i privati che ritireranno i ricorsi prima o dopo il dibattito in Consiglio? Essi verranno usati come minaccia (se venissero ritirati dopo il dibattito consiliare) o come segno di distensione (se ciò avvenisse prima)?
2) SACRO CUORE
Su questa ennesima variante c'è addirittura un Protocollo d'Intesa firmato dallo stesso Presidente Rossi. Mica da un dirigente qualsiasi. Più accordo politico di così si muore! Per una variante completamente svantaggiosa economicamente per l'ASUR che vede svanire la realizzazione dei poliambulatori sanitari che il quartiere chiede da anni e che ora dovrà vedersi rovesciare una nuova colata di cemento di oltre 20.000 mc.
3) CASE MINIME
Vogliamo ricordare all'Assessore Canzian (il quale ha affermato che dal ricorso al TAR del 2004 alla Provincia non è stato sottoposto più nulla) che lui stesso è stato l'estensore di una richiesta di parere tecnico inviata alla Regione Marche il 7 settembre 2007 (prot. N. 1175S4U) per "forzare" la realizzazione di nuove case vicino al cimitero, con un programma costruttivo che coinvolgesse anche il soggetto privato già individuato (lo stesso del ricorso del 2004 al TAR)?
La Regione non poteva rispondere o dare un parere su un quesito che quesito non è! La cosa era così ovvia e scontata che non meritava nemmeno una risposta ufficiale. La Provincia, quindi, doveva sapere che un PEEP non può essere assimilabile ad un opera pubblica. La Provincia, insomma, prima annulla delibere di Consiglio Comunale e Accordi di Programma poi, dopo alcuni anni, folgorata non sappiamo da cosa, cerca maldestramente di accordarsi con il Comune.
Ma si sa: quando uno vuole essere più realista del Re diventa più pallido di un sepolcro imbiancato! Siamo stati sempre convinti della supremazia della politica rispetto alla tecnica, quando la prima è indirizzata alla soluzione dei problemi generali e collettivi dei cittadini e quando essa è al servizio della popolazione e dei più deboli. E rassicuriamo tutti che i tentativi di smarcarsi e di nascondersi dietro una foglia di fico circa gli "accordi" strani e incomprensibili tra Provincia e Comune sulle questioni urbanistiche più spinose e complicate finiranno per essere sempre e comunque denunciati nell'assoluta chiarezza e trasparenza dei fatti concreti".
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01/09/2008
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