Il futuro del Consind non appare roseo, soprattutto dopo la notifica del decreto ingiuntivo da 5,6 milioni di Euro notificato dalla "Piceno Depur", una società che vanta un credito di tale importo. Numerose sono state le prese di posizione negli ultimi tempi, riassumibili in due orientamenti ben delineati: da una parte coloro che premono per il commissariamento (in primis il Sindaco di Ascoli, Piero Celani); dall'altra, coloro che vorrebbero procedere al rinnovo del Direttivo per ridare nuova linfa all'Ente (in particolare le forze di centrosinistra).

La situazione è allo stato molto fluida e suscettibile di ogni soluzione. Un autorevole esponente del board, Giulio Natali (autorevole Assessore, tra l'altro, della Giunta Celani) ha dichiarato recentemente che la trasparenza non è stata sempre garantita in seno al Consind. Affermazione che ha suscitato l'immediata reazione dell'On. Ciccanti (Udc) che ha chiesto formalmente spiegazioni al primo cittadino ascolano.

Di seguito pubblichiamo il testo dell'interpellanza del Parlamentare ascolano in merito alla situazione del Consind:

"Premesso che si è venuti a conoscenza, dalle dichiarazioni dell'Assessore Natali (nonché consigliere del Consind) che il Direttivo del Consind ha approvato un contratto per l'appalto della depurazione in forma "misteriosa", in quanto non allegato alla delibera di approvazione, quindi sconosciuto ai decisori;

che tale circostanza - da quanto si rileva nell'articolo - ha procurato danni inestimabili al Consind, tanto da generare debiti verso la Picena Depur superiori a sette miliardi;

che a fronte di tale presunta "colpevole" omissione da parte degli amministratori del Consind, si sottolinea anche la delegittimazione di tre degli stessi, in quanto condannati dalla Corte dei Conti per danni allo stesso Consind;

che lo stesso consigliere Natali afferma essere in possesso di ulteriori informazioni - si suppone di carattere penale - da dover rivelare alla Procura, quindi tali da destare allarme e preoccupazione sullo stato della gestione del Consind;

che, alla fine dell'articolo pubblicato sulla pagina locale del Corriere Adriatico, il consigliere Natali chiede al sottoscritto quali informazioni possieda sulla vicenda della gara d'appalto, con l'intento di acquisire ulteriori elementi di informazione che allo stato degli atti non sono in grado di fornire;

che, pertanto, si rende utile un approfondimento in Consiglio comunale sullo stato reale della situazione perché la verità prevalga sulla propaganda politica, anche a tutela della dignità del Consind e dei suoi amministratori;

INTERPELLA

La S. V. per conoscere:

1. quali azioni significative ha promosso il consigliere Natali, in quanto rappresentante del Comune di Ascoli nel Consind, per far luce sulle presunte irregolarità amministrative riguardanti la gara di appalto relativa alla depurazione e se ha mai riferito al Comune, formalmente, il presunto stato fallimentare della gestione Consind;

2. quali informazioni sono in possesso, ovvero ha inteso acquisire in merito alla gara di appalto in questione e quali eventuali elementi di irregolarità amministrativa ha rilevato;

3. se è vero che nel Direttivo del Consind siedano persone condannate dalla Corte dei Conti per danni arrecati allo stesso Consind e se sono stati eletti dal Consiglio comunale;

4. quali indirizzi amministrativi ed orientamenti politici intenda proporre al Consiglio comunale per vincolare l'azione dei propri rappresentanti in seno all'Assemblea del Consind, dal momento che ha dichiarato sulla stampa locale la propria volontà di uscire dallo stesso Consind;

5. se non intenda promuovere un Consiglio comunale "aperto" per un confronto democratico ampio e profondo su una questione dove le forze sociali, politiche e produttive della Vallata del Tronto possano manifestare i propri convincimenti".