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Grandi speranze per la ricerca dal Laboratorio Nazionale del Gran Sasso. Parla il Direttore

Teramo | Il Direttore Eugenio Coccia: “Siamo il Cern d’Abruzzo in termini di ricchezza intellettuale e di esperimenti di fisica astroparticellare”. Alta Formazione per tutti. Il ruolo dell'Infn sul territorio. Al Laboratorio Infn si fanno le cose in grande.

di Nicola Facciolini

Professor Eugenio Coccia

"Al centro di tutto - rivela il professor Eugenio Coccia - ci sono le persone coinvolte nel progetto di Alta Formazione, con i nostri borsisti che lavorano nelle aziende abruzzesi. Siamo il maggior laboratorio di fisica astroparticellare al mondo, con 10 milioni di euro l'anno di investimenti nel territorio, uno dei pochi centri di ricerca in Italia a fare tutto questo. E facciamo anche divulgazione a Teramo con il Parco della Scienza". Una grande risposta tra le grandi domande: quali sono le nuove frontiere della formazione? Il triangolo della conoscenza: università-centri di ricerca-imprese, oggi cosa può offrire ai giovani cervelli, prima che fuggano definitivamente all'estero "stregati" da offerte più allettanti? Dunque, l'economia italiana può risollevarsi con le nuove tecnologie subnucleari?
 
Se n'è parlato martedì 9 settembre 2008, alla Sala Fermi del Laboratorio Nazionale del Gran Sasso (Lngs). Nel corso di uno specifico "workshop" organizzato dalla Scuola di Alta Formazione dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, cui ha partecipato anche Italo Rodomonti, maggiore espressione vivente al mondo di Space Art. Con interventi degli animatori del Progetto Regionale di Alta Formazione.
 
Tra i relatori e gli ospiti del workshop al Lngs-Infn: il prof. Roberto Petronzio, presidente dell'Infn, il prof. Eugenio Coccia, direttore del Lngs-Infn che parlerà del ruolo del Laboratorio del Gran Sasso nel territorio; A. Di Paolo (Autorità di Gestione POR Abruzzo) che illustrerà la collaborazione tra Infn e Regione Abruzzo; C. R. Marrollo (Presidente Confindustria Abruzzo) con un intervento su "impresa e ricerca insieme per il futuro".
 
Nel pomeriggio si è tenuta una tavola rotonda sul tema del trasferimento di competenze per accedere all'innovazione, con la partecipazione di: G. Principe (Direttore ISFOL), W. D'Alessandro (Presidente Confapi Abruzzo), R. C. Marrollo (Presidente Confindustria Abruzzo), Giustino Di Carlantonio (Presidente Unioncamere Abruzzo), G. Di Costanzo (Direttore CNA regionale), Dino Franciotti, ingegnere nucleare e responsabile della Divisione tecnica al Laboratorio Nazionale del Gran Sasso.
 
Per la cronaca giovedì 10 settembre 2008, entra in funzione il super accelleratore Lhc al Cern di Ginevra: per cercare di capire i segreti del Big Bang e scoprire la particella (bosone) di Higgs che dà massa a tutte le altre.
 
Anche al Gran Sasso si fanno le cose in grande. Perfettamente inserito nel territorio e nell'ambiente, il Lngs può vantare una piattaforma di sicurezza ambientale unica del suo genere al mondo, perfettamente certificata in ambito europeo. Grazie anche agli interventi straordinari di messa in sicurezza del Sistema Integrato del Gran Sasso predisposti dal Commissario del Governo Berlusconi sulla base di precise indicazioni legislative che pongono la parole "fine" alla disinformazione pregiudiziale alimentata ad arte negli anni scorsi. "Più sicuro di un silo militare con sistemi di sicurezza all'avanguardia" - assicurano.
 
Naturalmemte entusiasta del nuovo clima che si è venuto a creare , è il direttore del Laboratorio Nazionale del Gran Sasso, il prof. Eugenio Coccia, sanbenedettese doc, convinto del fatto che "il Lngs-Infn è il nostro "Cern d'Abruzzo" in termini di ricchezza intellettuale e di esperimenti di fisica astroparticellare". Infatti, "il Laboratorio del Gran Sasso è il più grande del mondo - prosegue il prof. Coccia - con un mix vincente di 800 ricercatori di 24 Paesi; se, come è vero, il super accelleratore del Cern di Ginevra è la punta di diamante della ricerca subnucleare mondiale, il nostro laboratorio Infn di fisica astroparticellare è uno scrigno di tesori che si apre alla società, all'impresa, all'università, al territorio".
 
Con inevitabili ricadute tecnologiche e un sano "spin off" per la nascita in Abruzzo di imprese ad alta tecnologia in grado di dialogare, collaborare e lavorare con l'Infn. Dunque, non solo grandi esperimenti di fisica subnucleare, come Icarus, sotto il Gran Sasso, ma anche una finestra aperta ai cittadini, con progetti europei e regionali di "e-learning", aggiornamento costante dei lavoratori, degli imprenditori, degli insegnanti e degli studenti di ogni ordine e grado. Non c'è solo l'esperimento neutrinico Borexino, per l'ascolto in diretta del cuore del Sole, ma anche la produzione di cristalli purissimi che, nella fantascienza, farebbero invidia agli sceneggiatori di Star Trek per il funzionamento del "motore di curvatura".
 
Qui, al Gran Sasso invece servono a fare scienza, ossia a rivelare tracce di materia oscura e del decadimento naturale di particelle elementari in arrivo dallo spazio. Tecnologie avanzatissime, meccanica di precisione, software d'avanguardia con computer potentissimi, diagnostica per immagini che attendono le inevitabili applicazioni in campo medico. Qui la ricerca di base dialoga con i cittadini in maniera sistematica e duratura. Lo hanno ribadito i relatori. L'Istituto nazionale di fisica nucleare è in prima linea nella fornitura di alta tecnologia alle imprese, soprattutto del nord italia, ma in maniera significativa anche al sud. Anche per misurazioni della radioattività naturale nei siti di stoccaggio dei rifiuti, in tempo reale.
 
"E' importante la crescita del territorio - afferma il prof. Coccia - il nostro impatto costruttivo sulla società, sulle aziende e l'interazione con le imprese. Un circolo virtuoso già all'opera in Abruzzo. Non siamo scienziati bizzarri alle prese con l'impossibile, ma ricercatori che studiano la natura in regime di silenzio cosmico". Come dichiarato dal fondatore dei Laboratori, il prof. Antonino Zichichi.
 
I dati parlano chiaro. Ma Teramo deve fare la sua parte. Perchè si creino aziende e l'impatto macroeconomico diventi significativo per la creazione di ricchezza, lavoro, poli di eccellenza e di enormi potenzialità, come accade negli Usa con la Princeton University e con le aziende affamate ed appassionate di formazione via internet. Utilizzare le strutture del Laboratorio del Gran Sasso per formare lavoratori, studenti diplomati e laureati, e insegnanti, è una solida realtà. L'Open Day coinvolge ogni anno tutti, anche le scuole materne ed elementari d'Abruzzo. Teramo risponde davvero alla chiamata dell'Infn? L'ultima frontiera al Gran Sasso è la scoperta dell'origine dell'Universo in cui viviamo.

12/09/2008





        
  



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