Riforma scolastica: 6° puntata
Castel di Lama | Il sindaco Patrizia Rossini approfitta del discorso di inaugurazione del nuovo anno scolastico, per dire no ai tagli.
Al centro, il sindaco Rossini con il dirigente scolastico e gli assessori
"Siamo contrari ai 1600 posti tagliati nella scuola solo nella Regione Marche, da parte del governo centrale, e vicini a tutti gli insegnanti e gli addetti che non hanno visto confermato il loro lavoro." Lo ha detto oggi a Castel di Lama il sindaco Patrizia Rossini, durante la visita di tutte le scuole della cittadina locale, per un saluto di buon lavoro ai 1500 studenti e a tutto il personale docente e non docente presente negli istituti di Villa S.Antonio, Piattoni e tutte le diverse frazioni del paese.
Il sindaco e il vicesindaco Alessandro Corradetti, ha portato il loro personale saluto e incoraggiamento ad alunni e personale della scuola elementare di Via Adige, a quella Media "Mattei" di Piattoni, e alle scuole materne del territorio, una vasta area dove hanno sede ben due istituti comprensivi .
"Noi come Amministrazione comunale, nonostante il momento sia particolarmente difficile - ha sostenuto la Rossini - abbiamo continuato a investire nella scuola, con nuovi lavori di adeguamento e riqualificazione, come per esempio quelli appena terminati alla scuola media Mattei, dove insieme alla palestra ristrutturata sarà a breve operativo anche un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica, con tanto di monitor sistemato nell'ingresso dell'edificio, che permetterà agli studenti di valutare la produzione energetica e il consumo in tempo reale del loro istituto. Questo progetto - continua il sindaco - insieme ad un corso che si terrà durante l'anno scolastico certamente favorirà non solo il risparmio complessivo ma anche una concreta sensibilizzazione dei ragazzi nei confronti delle problematiche ambientali e del corretto uso delle risorse naturali."
Un'attenzione alle necessità della scuola insomma, a Castel di Lama, che il suo primo cittadino però non vede attuate a livello nazionale e governativo : "Invece di tagliare posti di lavoro - dice la Rossini - occorreva che da Roma si investisse ancora sulla scuola, sia in termini di strutture che di risorse finanziarie, e questo proprio perché essa rappresenta la più importante agenzia formativa, non solo culturale, del cittadino di domani. La scuola pubblica non può preparare cittadini e ancora di più giovani in grado di entrare poi nel mondo del lavoro, se non ha gli strumenti per farlo. Ci auguriamo che il governo centrale ripensi questa politica che ha avviato, e che ha causato molte polemiche nel mondo dell'istruzione e nei comuni dove gli istituti e gli enti locali operano quotidianamente."
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15/09/2008
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