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In scena il dramma dell'apartheid

San Benedetto del Tronto | Nell'ambito della rassegna "Teatriinvisibili", la compagnia romana "Isola Teatro" debutta al Concordia con "L'Isola".

Un momento della rappresentazione

Giovedì 18 settembre, ore 21.30, Teatro Concordia di San Benedetto del Tronto, i Teatri Invisibili sono di scena con la compagnia "Isola Teatro" di Roma che proporrà lo spettacolo "L'isola" di Athol Fugard, John Kani e Winston Ntshona, interpretato da Oscar De Summa e Armando Iovino.

"L'Isola" è un testo scritto in Sudafrica nel 1972 (in pieno Apartheid) da Athol Fugard, il più importante drammaturgo sudafricano, autore del romanzo da cui è tratto il film "Tsotsi" (Premio Oscar 2006). L'isola del titolo è Robben Island, oggi monumento nazionale, un tempo carcere di massima sicurezza, dove lo stesso Nelson Mandela trascorse gran parte della sua trentennale prigionia.

John e Winston, i due protagonisti, sono reclusi a Robben Island per aver contestato il regime. Sono in cella insieme da tre anni. Come una vecchia coppia condividono i rituali e la fatica della vita in comune. "L'isola" non descrive la claustrofobia del carcere, ma il suo opposto: la scoperta delle risorse vitali dei prigionieri, la loro capacità di mantenere in vita il desiderio, il riso, il gioco. Ed ecco che John e Winston giocano come due bambini con la realtà che li circonda, e così facendo ne creano un'altra: lo spazio della cella diventerà veramente un'altra cosa, diventerà un palcoscenico. John, con una corona di filo di rame, sarà Creonte, il re di Tebe; Winston l'ergastolano sarà Antigone, sepolta viva per essersi ribellata alle leggi del re.

"L'isola" rappresenta un felice incontro tra la cultura africana e il teatro occidentale. In un'ora e un quarto di spettacolo sottopone gli attori ad un'altalena emotiva, dove alla risata incontenibile subentra il pianto e poi ancora il riso; dove le parole pesano e colpiscono, ma da sole non bastano... E allora parla il corpo, il canto, la musica, il ritmo. Uno spettacolo che nasce dalla necessità di agire. Di dire qualcosa attraverso il teatro.

16/09/2008





        
  



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