Tutti alla Commemorazione degli eroi della battaglia di Bosco Martese, giovedì 25 settembre 2008.
Teramo | Il 25 settembre 1943 a Teramo rinasce la nazione italiana. Al Ceppo parteciperanno i Parlamentari abruzzesi e le Associazioni combattentistiche e dArma. Lattrice Maria Rosaria Olori leggerà brani sulla Resistenza e alcune lettere di partigiani-heroes.
di Nicola Facciolini
Il 25 settembre 1943 rinasce la nazione italiana. Tutti alla Commemorazione degli Eroi della battaglia di Bosco Martese che si terrà giovedì 25 settembre 2008 in località Ceppo di Santa Maria (Teramo). Perché il 25 settembre 1943 tornò a nuova vita la Patria, ferita da venti lunghi anni di dittatura, dalle famigerate leggi razziali del 1938 e da una catastrofica seconda guerra mondiale scatenata dalla follia di Hitler.
Per questo la Provincia di Teramo, a cura della Presidenza del Consiglio, celebra ogni anno l'anniversario della battaglia, episodio-simbolo della Resistenza italiana contro l'occupazione tedesca e contro il regime fascista. Il 25 settembre del 1943 ad Ara Martese, poi denominato Bosco Martese, fu vinta la prima battaglia dei partigiani contro una colonna motocorazzata dell'esercito alemanno. La manifestazione aprutina si svolgerà al Ceppo, davanti al Monumento ai Martiri. In occasione dell'anniversario della gloriosa battaglia di Bosco Martese e della cerimonia commemorativa che inizierà alle ore 10, i Teramani rendono onore ai Martiri della Resistenza e della Libertà.
Molti cittadini hanno espresso il desiderio di vivere tutte le commemorazioni ufficiali della Resistenza a Teramo insieme ai reduci e i familiari dei soldati Alleati che nel 1944 liberarono la città e la provincia di Teramo dai nazi-fascisti. "Vogliamo che le Insegne dei Corpi Militari Alleati, sfilino accanto ai nostri gloriosi Gonfaloni delle Città e delle Associazioni combattentistiche e d'Arma della Provincia di Teramo, al suono dell'Inno nazionale di Mameli. In tutte le ricorrenze comandate: 25 aprile, 2 giugno, 25 settembre e 4 novembre. Bisogna fare memoria e tesoro della nostra Storia, non per riscriverla, ma per rendere omaggio alla Verità" - è l'appello lanciato da alcuni cittadini teramani di buona volontà.
L'iniziativa della commemorazione degli eroi di Bosco Martese assume un significato molto importante in quanto nel 2005 la Provincia di Teramo è stata insignita dal Presidente della Repubblica Ciampi della Medaglia d'Oro al Valor Civile per la Resistenza e, nelle motivazioni ufficiali del riconoscimento, è espressamente citata la battaglia di Bosco Martese. La località è posta a 1134 metri sul livello del mare e si trova in località Ceppo di Santa Maria, nel punto terminale della strada che unisce Teramo alla Valle Castellana. Tanti sono i giovani che in nome della libertà hanno dato la vita per liberare l'Italia dalle truppe d'occupazione. Tanti sono gli uomini e le donne a cui le generazioni successive alla guerra di liberazione, devono la loro attuale libertà e la possibilità di vivere in una nazione libera.
L'Europa deve eterna riconoscenza alle truppe alleate, ai giovani soldati americani e inglesi morti per una giusta causa: la sconfitta militare e politica dei nazisti con l'eliminazione della macabra ideologia che ha portato al tentativo di sterminio di esseri umani ritenuti "non puri": oltre sei milioni di donne e uomini, giovani e vecchi, bambini uccisi in campi di concentramento, colpevoli solo di essere Ebrei. Il comando delle operazioni militari partigiane di massa degli eroi di Bosco Martese venne affidato ad uno Stato Maggiore composto dal capitano Lorenzini, dal tenente Gelasio Adamoli, dal tenente colonnello Guido Taraschi, dal tenente Arnaldo Di Antonio, dal tenente di vascello Ciro Romualdi, dal tenente Francesco Di Marco. Il responsabile fu Ettore Bianco, capitano dei carabinieri regi della Stazione di Teramo. Tra il 9 e il 14 settembre 1943 furono disposte le tende dell'accampamento, vennero inquadrate le formazioni, si installarono le mitraglie Saint Etienne, i pezzi di artiglieria pesante.
Bosco Martese è per gli storici sicuramente il simbolo della Resistenza Teramana ma anche e soprattutto la prima tappa gloriosa della Resistenza Italiana. Dopo Cefalonia e l'episodio di Porta San Paolo che furono i primi atti di Resistenza del Regio Esercito Italiano, il 25 settembre del 1943 ad Ara Martese, fu vinta la prima battaglia campale dei partigiani della Resistenza Italiana, grazie al significativo contributo dei militari e dei Carabinieri di Teramo, nei confronti di una colonna motocorazzata dell'esercito tedesco che da Foggia cominciava a risalire il territorio per occuparlo. A Bosco Martese ci fu una grande unità d'intenti tra persone di fede politica diversa. Esso ebbe un carattere "nazionale" in quanto si unirono uomini e donne il cui unico intento era quello di combattere gli occupanti nazisti per riconquistare la libertà e difendere l'interesse nazionale dell'Italia.
Una città intera, Teramo, decise di passare alla lotta contro l'invasore tedesco diventando un laboratorio che contiene in embrione quelle caratteristiche che faranno forte e matura la Resistenza dell'Italia del nord e, nei Partiti Politici, solide e vivificatrici le fondamenta della Costituzione repubblicana del 1948. "Un doveroso tributo - rivela il Presidente del Consiglio, Ugo Nori - a quanti hanno sacrificato la loro vita per la nostra libertà. Dopo la toccante esperienza dell'anno scorso, quando abbiamo portato i giovani studenti teramani a conoscere i luoghi della Resistenza, abbiamo deciso di ritrovarci in questo luogo simbolico per sottolineare la nostra fedeltà ai valori della libertà e della Costituzione".
L'attrice Maria Rosaria Olori leggerà dei brani sulla Resistenza e alcune lettere di partigiani; interverranno inoltre: il presidente provinciale dell'Associazione Partigiani; Spartaco Di Pietrantonio; un reduce, Michele Arcaini; un rappresentante della sezione Giovani dell'Anpi, Mirco Bonaduce ed alcuni rappresentanti dell'Istituto abruzzese di Storia Patria. Alla cerimonia presenzieranno il presidente della Provincia di Teramo, Ernino D'Agostino, le autorità civili e religiose di Teramo, e i Parlamentari abruzzesi.
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24/09/2008
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