Il Consiglio Comunale dà l'ok al "Progetto Casa"
San Benedetto del Tronto | Ecco tutti i particolari del progetto approvato nella seduta di venerdì 26 settembre. Pienamente soddisfatto il Sindaco Giovanni Gaspari: "Verrà soddisfatta un'emergenza. Si tratta di una straordinaria opportunità per la città".
(Foto d'archivio)
Il "Progetto casa", uno dei più importanti provvedimenti di politica abitativa degli ultimi decenni, comprende una dettagliata analisi dei flussi abitativi e di altri indicatori socio-economici degli ultimi anni a San Benedetto, ed andrà ad incidere principalmente sulle aree degradate della città, specialmente quelle oggi con destinazione urbanistica "artigianale" o D2: la loro trasformazione in residenziale sarà subordinata alla previsione dei servizi necessari per questa finalità, e soprattutto alla cessione di una quota al Comune, per affitti calmierati, con eventuale futura possibilità di riscatto. Il tutto legato a bandi che il Comune emanerà nei prossimi mesi, appunto per il recupero di aree private, o anche pubbliche, alle condizioni dette.
Durante la discussione sono emersi alcuni 'mal di pancia' da parte di Rifondazione Comunista che con Daniele Primavera, ha subordinato il suo voto favorevole al Progetto proposto dalla Giunta Gaspari a tre aspetti: la certezza che le case "guadagnate" dal Comune vengano effettivamente destinate a coloro che sono in lista di attesa per la domanda di alloggi popolari; la pianificazione di nuove zone di edilizia economica e popolare, da costruire ex novo, possibilmente; controlli serrati sul fenomeno degli affitti estivi "in nero" delle seconde case.
«È una bella delibera, una straordinaria opportunità per la città, con una priorità politica: l'edilizia residenziale pubblica. Verrà soddisfatta un'emergenza, che è quella della casa. Può essere l'inizio di un percorso brillante per San Benedetto». Con queste parole il sindaco Gaspari ha concluso il suo intervento poco prima dell'approvazione a maggioranza del Progetto da parte del consiglio comunale (astenuta l'UDC), durante la seduta di venerdì 26 settembre, aperta intorno alle 18,10 e conclusa anticipatamente dopo circa sette ore, per mancanza del numero legale.
Il documento licenziato dal Consiglio si compone di una prima parte in cui a seguito delle valutazione di alcuni indicatori socio economici e demografici l'Amministrazione pone sul campo della tematica abitativa alcune azioni e direttive. Le principali: avvisi pubblici da cui trarre la disponibilità privata alla realizzazione di un congruo numero di piani di recupero in comparti comprendenti edifici fatiscenti, dismessi o abbandonati, per acquisire in proprietà al Comune o in affitto convenzionato di quota parte degli alloggi, e con miglioramento della complessiva qualità urbanistica; progetto di valorizzazione del patrimonio pubblico, implementazione dei servizi, accessibilità della città, risparmio energetico tramite redazione di Piani di Recupero Urbano di iniziativa pubblica da mettere a bando per comparti edificatori su edifici e aree di proprietà pubblica e/o privata.
Anche in questo caso l'obiettivo è di realizzare il recupero di alloggi e attività compatibili mediante negoziazione con il privato per acquisizione al Comune di servizi, attrezzature pubbliche ed alloggi in proprietà e/o in affitto convenzionato (LReg 16/2005). Ancora, bando pubblico per comparti edificatori per realizzare nuove abitazioni o per recupero anche parziale in aree PEEP o su aree private da adibire ad affitto convenzionato; realizzazione di un progetto da finanziarsi principalmente con risorse di Istituti di credito, per costituire un fondo di garanzia per l’acquisto della prima casa privilegiando le giovani coppie.
Con i fondi messi a disposizione, possibilmente da Istituti di credito, andranno coperte anche le spese per il sostegno al pagamento di affitti convenzionati su edifici già esistenti, acquisiti alla disponibilità comunale attraverso un bando pubblico che garantisca l’ affitto per almeno 4 anni con relativa assicurazione (“agenzia per l’affitto”). A questo punto, tutti questi atti, per essere validati, andranno proposti al Consiglio comunale per l'approvazione secondo le varie normative urbanistiche applicabili.
Il sindaco ha inoltre annunciato che chiederà per il Comune la disponibilità della sala don Bosco in via Pizzi, per realizzare un “Urban center”, ovvero uno sportello urbanistico a disposizione dei cittadini, e che nelle prossime settimane verrà organizzato un convegno sul tema degli alloggi sociali.
Sul progetto casa l’assemblea ha bocciato un emendamento presentato dal consigliere De Vecchis di AN che proponeva alcune modifiche al testo della delibera. Lo stesso De Vecchis ha chiesto l’inserimento nel corpo di delibera del proprio intervento e di quello di alcuni colleghi. Nel dibattito, infatti, oltre al sindaco, all’assessore alle Politiche della città solidale Emili e a De Vecchis, sono intervenuti anche i consiglieri Lazzari, Urbinati, Evangelisti, Del Zompo, Palestini (PD), Gabrielli (FI), Piunti e Vignoli (AN), Nico (UDC), Bruni (IDV), Laversa (PSI).
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27/09/2008
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