Lettera aperta ai coordinatori del Partito Democratico
San Benedetto del Tronto | La scrive Tonino Armata: "Cosa sono i Circoli del PD? Sono luoghi per il confronto o qualcosa d'altro? Penso che il PD debba ispirarsi a valori che spingono a guadare lontano, a guardare oltre quel presente senza speranza".
Alla coordinatrice regionale
Al coordinatore provinciale
Ai coordinatori dei circoli di San Benedetto Tr.
Cara coordinatrice regionale, caro coordinatore provinciale, cari coordinatori dei circoli di San Benedetto del Tronto, cosa sono i Circoli del PD: luoghi per riflettere e pensare, luoghi per il confronto, per le decisioni e la crescita, luoghi per il rispetto del metodo delle "Primarie" per tutte le tornate elettorali, luoghi per la pianificazione del rapporto fra partito, cittadini e amministratori, o qualcosa d'altro?
E anche se il PD festeggia quest'anno il suo primo anno di vita, è proprio dai Circoli che deve iniziare il suo cammino, un partito davvero nuovo e davvero democratico. Far recuperare alla politica la capacità di guardare lontano. Uno scopo quanto mai rilevante, vista la velocità del tempo in cui viviamo, dove tutto si consuma in un attimo e dove anche la politica si riduce ad un insieme di ricette per vivere la quotidianità. Invece la politica deve uscire da questo meccanismo per mostrare quanto al contrario ogni momento della giornata di un individuo possa essere un tempo emozionante fatto di grandi opportunità e di grandi rischi, anche perché il tempo che scorre veloce ci obbliga a guardare lontano.
Compito della politica è quello di mostrare altre vie, altre soluzioni, mostrare un futuro nuovo, far uscire la gente da questa rassegnazione al presente e rinuncia al futuro, instillati invece dalla destra, che ha contribuito al radicarsi di una società basata sul culto della competizione. La missione della politica, quella cui è stato chiamato il PD, sta nell'indicare nuove vie, essere una nuova alternativa e rispondere a quest'esigenza di futuro, esigenza che i giovani invece cominciano a sentire in maniera sempre più forte. Speranza e futuro è ciò che chiedono.
Per questo la politica deve avere più coraggio e affrontare le grandi questioni del tempo, deve infondere speranza, deve combattere anche quelle paure generate dalla complessità delle società globali perché mai come ora la politica, sempre più spesso di fronte a questioni complesse e a domande inedite, può e deve essere lo strumento per fare sintesi e riuscire a dare risposte. La politica deve soprattutto "guidare e non trascinare".
La politica deve saper leggere i tempi e interpretarli, deve comprendere i cambiamenti in atto, mutamenti sempre più accelerati a causa della globalizzazione e delle nuove tecnologie che spingono sempre di più verso una società dove il tempo è la cosa più preziosa propria perché manca. Dunque la politica deve giocare d'anticipo, deve spingere la città verso nuovi modelli culturali e di sviluppo.
Questa è la vera vocazione di un nuovo partito riformista. A San Benedetto, attraverso i Circoli, il PD deve contribuire alla costruzione di nuove idee e dare risposte nuove, e non cadere nel tranello dell'accettazione dei modelli esistenti cui proporre solo qualche correzione, come avveniva dopo la caduta del muro di Berlino, e indicare invece modelli alternativi e strade diverse da percorrere.
Il PD sambenedettese invece dell'immobilismo (dei coordinatori dei circoli e del coordinatore comunale il quale ancora non riesce a sbrogliare la matassa del capogruppo del Consiglio comunale), deve impegnarsi a costruire un partito dei cittadini e non un partito degli eletti e dei gruppi dirigenti che si sentono immortali, deve impegnarsi a dare un forte contributo a costruire una società fondata su nuovi valori, forti e positivi, dove la felicità non si misura con il Pil (parole di Robert Kennedy di oltre quarant'anni fa), oppure scimmiottando il consumo della cultura delle notti bianchi.
La felicità, invece, deve misurarsi con i valori che spingono a guadare lontano, a guardare oltre quel presente senza speranza da altri proposti. Per questo occorrono i Circoli, e per questo devono organizzare la mobilitazione. Solo così il Partito democratico sarà il motore per una società diversa e migliore.
Con tanta cordialità
Tonino Armata
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29/09/2008
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