"Attività venatoria in armonia con l'ambiente -Un nuovo profilo per il cacciatore"
San Benedetto del Tronto | Questo il titolo del convegno organizzato nei giorni scorsi dal gruppo del Partito Democratico del Consiglio Regionale delle Marche. Ampia partecipazione di appassionati e curiosi.
Un momento del convegno (Foto: A. Cellini)
Presenti all'iniziativa il Vice Sindaco di San Benedetto del Tronto, Antimo Di Francesco, i consiglieri comunali Menzietti e Cipollini e quelli di Ascoli Piceno e Grottammare Filiaggi e Rocchi, nonchè l'ex assessore Provinciale Paola Armellini.
Relatori, Alessandro Spaccasassi Presidente Provinciale della Federcaccia di Ascoli e Fermo e Gabriele Marinelli Presidente dell'Ambito Territoriale di Caccia AP2. L'introduzione è stata affidata all'Assessore regionale Sandro Donati, che dopo un breve saluto ai convenuti, ha messo in risalto la necessità di affrontare le tematiche in materia venatoria in modo totalmente diverso dal passato.
"Il calendario venatorio di quest'anno - è stato sottolineato - ha tenuto conto sia delle esigenze ambientali che delle richieste del mondo venatorio ponendo attenzione anche alle limitazioni imposte dai Sic e dalle Zps. La gestione della caccia va fatta in funzione della conservazione dell'ambiente, delle sue risorse in un contesto più ampio che coinvolge i modelli di vita della ruralità".
Donati ha inteso anche evidenziare il ruolo svolto dal cacciatore nella protezione delle zone ormai spopolate della montagna, nella lotta contro gli incendi, nella manutenzione della sentieristica e nel governo delle acque ed ha ribadito la necessita di una rivisitazione, in tempi celeri, della legge nazionale di settore.
Per Spaccasassi occorre gestire la Caccia "in maniera diversa e con l'obiettivo di ricreare nel mondo venatorio l'armonia persa a causa di speculazioni di alcune associazioni venatorie. Il cacciatore resta la vera sentinella del territorio e nessuno meglio di lui sa misurare il suo grado di salute".
Il mondo venatorio chiede di effettuare le necessarie modifiche alla legislazione nazionale e regionale, nonché di usare criteri diversi nella predisposizione dei diversi Piani venatori sono le priorità indicate dal mondo venatorio.
Secondo Marinelli "Chi gestisce il territorio con l'impegno di migliorarlo, ricreando le condizioni ambientali affinché sia reso attrattivo alla fauna per la sosta e la riproduzione ricreando così una presenza ottimale è l'Ambito Territoriale di Caccia, così come delineato dall'articolo 19 della Legge regionale sulla caccia".
Fabrizio Bagalini Presidente della Federcaccia di San Benedetto del Tronto ha fatto presente, invece, la necessità di organizzare il servizio di vigilanza venatoria oggi inesistente illustrando, nel contempo, la convenzione con lo stesso comune per i servizi che la Federcaccia svolge nei parchi pubblici dello stesso comune.
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15/10/2008
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