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Pino Scaccia: la verità "A rischio della vita"

San Benedetto del Tronto | Ieri sera il noto reporter della Rai ha ritirato il premio Bizzarri. Omaggio anche al grande poeta e scrittore Cesare Pavese.

di Francesca Poli

Maria Pia Silla e Pino Scaccia

Prima serata ieri, al Teatro Concordia, delle quattro organizzate per l'assegnazione dei premi della 15° Rassegna del Documentario Premio Libero Bizzarri. Ospite d'onore il reporter della RAI Pino Scaccia che ieri sera ha ritirato il premio "Reporter 2008", realizzato dal maestro Amadio, per il suo impegno alla ricerca della realtà e della verità, per la sua passione nel documentare situazioni e persone in luoghi dove nessuno ha il coraggio di andare.

La serata è cominciata con un omaggio a Cesare Pavese, per il centenario dalla nascita (9 settembre 1908), capostipite di un realismo esistenziale e di un simbolismo lirico che arriva fino ad una vera e propria ricerca dell'autenticità; un reporter dell'anima e dell'uomo di fronte alla sconsolata visione di se stesso, colto nel suo destino di angoscia. "Verrà la morte e avrà i tuoi occhi", questa la poesia interpretata magistralmente dall'artista poliedrico Piergiorgio Cinì, accompagnato dalla nostalgica fisarmonica del Maestro Sergio Napoletani.

Subito dopo è stata la volta di Pino Scaccia, presentato da Massimo Consorti, con le sue esperienze da inviato di guerra e la sua "condizione di privilegiato" nell'avere la possibilità di poter vedere e raccontare la rivoluzione del mondo nei luoghi dei cambiamenti: "Li ricordo tutti: il disastro di Chernobyl nell'86, lo scioglimento dell'unione Sovietica nel dicembre 91, la traslazione dei resti di Che Guevara a Cuba nel 1997...perché quando la "campana chiama", nel mio caso il cellulare, un reporter deve andare", afferma Scaccia.

Scaccia ha voluto dedicare la sua serata e il suo premio ai suoi colleghi che, a differenza sua, hanno avuto la sfortuna di perdere la vita nel nome del lavoro, del reportage, della documentazione. "A rischio della vita", questo il documento mostrato ieri sera al teatro Concordia e che il noto reporter ha realizzato dopo la morte del suo collega Enzo Baldoni, morto a Najaf , Iraq, nell'agosto 2004, l'ultimo italiano nella lunga lista dei reporter di guerra uccisi durante il loro lavoro.
Sono 1500 i reporter uccisi negli ultimi 15 anni, 500 solo negli anni '90: molti pagano la loro sete di curiosità, altri la voglia di capire e di far capire agli altri.

16/10/2008





        
  



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