Da Pasqualino Piunti, Capogruppo di Alleanza Nazionale in Consiglio Comunale, riceviamo e pubblichiamo quanto segue:

Il Governo italiano con la Legge n.159 del 31 luglio 2005, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.187 del 12/8/2005, istituì la festa nazionale di nonni da celebrarsi il 2 ottobre di ogni anno in occasione della ricorrenza degli angeli custodi.

In questi anni la festa ha riscontrato nelle manifestazioni nazionali un grande successo ed approvazione da parte di chi si è sentito partecipe in un momento di sensibilità che restituisce il valore nella famiglia e nella società, dell'importante ruolo dei nonni, che di fatto sono i veri erogatori di servizi sociali (fanno la spesa, i baby-sitter e spesso devolvono la pensione ai nipoti).

Infatti l'Italia è un paese di persone adulte con ben 14 milioni di nonne e nonni che rappresentano secondo noi un patrimonio di esperienza, saggezza e memoria storica che va riconosciuta, esaltata e considerata come risorsa per la società intera.

Immalinconisce constatare che l'Amministrazione Comunale in questi anni non abbia ritenuto di dover adottare adeguatamente delle iniziative per coinvolgere i cittadini nelle celebrazioni di questa festa.

Nel 2007 le Poste Italiane hanno realizzato uno speciale francobollo per la ricorrenza. Quest'anno città come Milano, Roma e localmente Ascoli, Grottammare e persino Cossignano, si sono attivate con feste e incontri di grande livello.

San Benedetto, che conta oltre 11mila anziani di cui la maggior parte nonni, avrebbe dovuto prevedere momenti di aggregazione, anche in virtù del documento presentato lo scorso anno dal mio gruppo e votato all'unanimità dal Consiglio che impegnava il Sindaco, il presidente e la Giunta a favorire questa festa.

Evidentemente per questa Amministrazione gli anziani sono solo funzionali per giustificare - dandogli un taglio sociale - le iniziativa urbanistiche o le colate di cemento paventando un'emergenza abitativa (vedi Torre Agraria o il più recente piano casa), ben sapendo che il problema dei meno giovani non è l'abitazione (il 95% degli anziani ha la casa di proprietà), ma la solitudine.

E quella di oggi poteva essere l'occasione buona per regalare loro un sorriso.