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Riapre la Cattedra Cateriniana nella chiesa di San Domenico a Teramo. A Natale tornano gli Alpini

Teramo | Torna a suonare la Campana Grande grazie ai lavori eseguiti dalla ditta Vigneti Fiorello di Osimo. A Teramo sorgerà il primo Cenacolo dell'Associazione Missione dell'Immacolata Mediatrice. La parola a Padre Rosario Sammarco dei Frati della Immacolata.

di Nicola Facciolini

A partire dal 25 ottobre prossimo presso la Chiesa di San Domenico, in Coso Porta Romana a Teramo, riprenderà a funzionare la Cattedra Cateriniana, storica istituzione di felice memoria, fondata dal decano dei padri domenicani, P. Benedetto Carderi, cittadino onorario di Teramo. Nel contesto, tuttavia di una presenza religiosa che non è più domenicana ma francescana dell'Immacolata, al nome di "Cateriniana" i nuovi Padri aggiungeranno quindi anche quello di "Kolbiana", con riferimento diretto a San Massimiliano Kolbe, il francescano polacco martire nel campo di concentramento di Auschwitz. San Massimiliano Kolbe è anche il diretto ispiratore della forma di vita dell'Istituto dei Frati Francescani dell'Immacolata.

"San Massimiliano dal nostro punto di vista - spiega Padre Rosario Sammarco, superiore dei Frati dell'Immacolata di Teramo - interessa anche perché è stato, oltre che un grande devoto della Vergine, anche un grande apologeta. Non è molto conosciuto come teologo in quanto non ha fatto in tempo a produrre qualcosa di nuovo in termini di libri, ma attraverso tutta una serie di articoli e interventi, molti dei quali pubblicati sulla rivista "Il Cavaliere dell'Immacolata" da lui fondata, ha offerto una valida esposizione della Dottrina Cattolica. San Massimiliano sarà per noi, quindi, un modello di apologeta e di catechista, oltre che di consacrato all'Immacolata".

L'idea della riapertura della Cattedra è stato un desiderio dei membri della nuova comunità religiosa e del Padre Generale dell'Istituto dei Frati dell'Immacolata che, di origini teramane, segue sempre con molto interesse quello che si fa in città.

"La nostra idea iniziale era di farla ripartire già dal febbraio scorso. Non ci è stato possibile per una serie di eventi di cui siamo stati partecipi e che sono stati indipendenti dalla nostra volontà. Con l'arrivo di settembre, tuttavia, ad un anno ormai dalla nostra presenza qui, la cosa si presentava come indilazionabile, anche per le pressioni in tal senso del nostro P. Generale". L'idea è di avviare un ciclo di conferenze mensili, a tema vario, non limitando i contributi ai soli P. Rosario e P. Giovanni, ma cercando di coinvolgere anche altri studiosi del nuovo Istituto e non solo.

La prima conferenza, che sarà tenuta da P. Rosario Sammarco sabato 25 ottobre alle 20.45 nella Sala Cateriniana, avrà come tema un'esposizione della vita e della dottrina di San Massimiliano Kolbe ed un confronto con la prospettiva offerta da Santa Caterina da Siena. Per gli altri mesi (gli incontri si svolgeranno il 4° sabato di ogni mese, salvo cambiamenti dovuti a feste) i Padri dell'Immacolata si stanno ancora organizzando, ma prevedono per quest'anno di focalizzare la figura di S. Paolo Apostolo, in occasione dell'Anno Paolino (giugno 2008-09). Assieme alla Cattedra Cateriniana, ma cronologicamente prima, a San Domenico si è anche avviata una serie di riunioni (due volte al mese) che dovrebbero portare nel volgere di un anno alla costituzione del primo Cenacolo dell'Associazione Missione dell'Immacolata Mediatrice qui a Teramo.

"La Missione dell'Immacolata Mediatrice - rivela P. Rosario - è un'associazione di laici che condividono la spiritualità francescano-mariana dei Francescani dell'Immacolata e si sforzano di vivere nella loro quotidianità la Consacrazione Illimitata di sé all'Immacolata secondo gli insegnamenti di S. Massimiliano Kolbe, S. Luigi M. Grignon da Monfort e P. Stefano M. Manelli". E' il "braccio secolare" dei Francescani dell'Immacolata, con cui condivide l'ideale dell'evangelizzazione più ardita attraverso l'offerta illimitata di sé all'Immacolata, Madre di Dio.

"L'avvio di una tale opera si era resa necessaria dalle pressanti richieste di alcuni fedeli di condividere la nostra spiritualità. Le conferenze, che abbiamo iniziato il 13 settembre, sono essenzialmente conferenze mariane. Nella fattispecie stiamo presentando adesso il Trattato della Vera Devozione a Maria del Monfort. È nostra intenzione fare in modo che esse siano aperte a tutti coloro che desiderano approfondire il proprio legame con l'Immacolata, lasciando poi alla fine di decidere se vorranno aderire o meno all'Associazione e in che termini". Questo significa che possono partecipare tutti, senza sentirsi vincolati da un "dover fare" o un "dover aderire" a qualcosa. Anche per queste conferenze il luogo è la Sala Cateriniana in Corso Porta Romana e l'orario il medesimo della Cattedra. "Sempre nell'ambito culturale, abbiamo dato recentemente il consenso a che torni nella sua sede originaria, che era appunto il Convento di S. Domenico, la Scuola di Formazione all'impegno sociale e politico. Su questo verranno date comunicazioni in seguito". Ma non è soltanto dal lato culturale che ci sono state così tante novità a S. Domenico negli ultimi mesi.

I Frati dell'Immacolata hanno avviato tutta una serie di interventi certamente molto significativi per l'affetto di coloro che frequentano la Chiesa di S. Domenico. Nel mese di agosto 2008 è stato sostituito il motore della campana grande della Chiesa, che così è tornata a suonare dopo anni di silenzio. I rintocchi "orari" regalano ai teramani un'atmosfera d'altri tempi e invitano alla riflessione. Contestualmente è stato sostituito anche il programmatore che regola le campane, ora diventato digitale. "I lavori sono stati eseguiti dalla ditta Vigneti Fiorello di Osimo, grazie alle generose offerte di tanti teramani, cui va il nostro ringraziamento". I Frati dell'Immacolata, inoltre, hanno deciso di portare a compimento il lavoro sulle campane.

"Doteremo le rimanenti due campane dei martelli per cui erano predisposte ma che, per ragioni che ignoriamo, non hanno mai avuto. Prevediamo che questo ulteriore intervento venga svolto dalla medesima ditta Vigneti Fiorello nel giro di qualche settimana". Ma un punto dolens per i frequentatori della Chiesa di San Domenico è quello di vederla deturpata da centinaia di piccioni che oltre a sporcare la piazzola e l'ingresso, creano anche problemi igienici. I piccioni si stanno praticamente mangiando i mattoni della chiesa. Qualche mese fa si è anche mobilitato il quotidiano "La Città" che ha denunciato questo scempio.

"Bene - rassicura P. Rosario - stiamo lavorando anche per risolvere questo problema: anche grazie al gentile interessamento e ai consigli dell'architetto Cesira D'Innocenzo, nonché all'opera dell'architetto Marco Cafà che ha elaborato il progetto, siamo stati in grado verso la fine del mese scorso di avanzare alla Sovrintendenza ai Beni Culturali de L'Aquila una richiesta di autorizzazione per la posa in opera di dissuasori meccanici che allontanino i piccioni dalla Chiesa". I Frati non sono ancora in grado di fare preventivi di spesa perché stanno attendendo i suggerimenti della Sovrintendenza. Sul fronte multimediale, segnaliamo la creazione e il recente aggiornamento e potenziamento del sito web della Chiesa di San Domenico, curato da P. Giovanni Manelli: www.ffiteramo.it.

"Ci sono ancora altre iniziative in previsione da qui a Natale, iniziative di cui terremo aggiornata la cittadinanza. Una cosa, molto bella, però, la voglio anticipare: a Dio piacendo - rivela P. Rosario - da questo Natale gli Alpini torneranno ad animare la Messa della Vigilia di Natale a S. Domenico, come da lunga tradizione poi interrotta. Un ringraziamento, da parte della Comunità, va a tutti i teramani che in questi mesi ci hanno fatto sentire la loro vicinanza, il loro affetto e il loro aiuto concreto". I Domenicani, tuttavia, restano in Abruzzo, precisamente a Teramo, grazie all'impegno del Terzo'Ordine Laicale di San Domenico, nella nuova ed accogliente sede di corso Porta Romana, animato dal fervore dei fedeli laici e dagli incontri mensili di Padre Maurizio.

21/10/2008





        
  



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