Dall'associazione culturale Grottammare Futura riceviamo e pubblichiamo quanto segue:

"Good news":
Buona notizia è quella dell'inaugurazione della nuova biblioteca comunale a Grottammare, voluta e programmate diversi anni fa.
Finalmente i locali sono stati completati.
Ora di spazio ce n'è in abbondanza.
Speriamo che questa disponibilità di superfici non premi solo la mera destinazione a spazio-contenitore di libri, ma costituisca lo stimolo per fare della struttura un polo dinamico in cui promuovere, far nascere e crescere occasioni culturali utili per la città.

La crescita culturale può rappresentare, soprattutto in periodi di crisi economica come quello che stiamo vivendo, il valore aggiunto in grado di premiare anche economicamente le realtà territoriali (non ultimo il ritorno turistico).
L'urbanista Richard Florida ci ricorda che una città che offre occasioni culturali è più vivibile e più attrattiva anche per gli investitori economici.

"Bad news":
Non si è partiti col piede giusto. C'era l'opportunità -con l'esigenza di trovare la figura a cui intitolare la struttura- di ricordare momenti e persone importanti per il nostro passato culturale, di rendere omaggi a quelli che, disinteressatamente, si sono messi al servizio della città e che ricordiamo ancora oggi per averci insegnato ad amare libri e lettura, per aver formato la nostra cultura e la nostra coscienza sociale.

L'insegnante Armando Brandimarte ha speso la sua vita nella formazione dei giovani, nell'insegnamento e nella gestione del primo "centro di lettura" di Grottammare. E' stato protagonista della vita politica e amministrativa, attivo in quella "sinistra critica" a cui molti componenti "smemorati" dell'attuale amministrazione dicono oggi di volersi ispirare, "maestro" di attori della vita politica odierna che da lui hanno ricevuto i primi rudimenti.

I fratelli Vito e Vittorio Rivosecchi: Vito Rivosecchi, rilegatore, investiva i proventi della sua attività nell'acquisto di libri ed ha vissuto la sua vita dentro una biblioteca; Vittorio Rivosecchi, appassionato di arte, letteratura e della storia del nostro paese, ci ha lasciato una raccolta di documenti storici che attenti amministratori hanno contribuito a pubblicare.

La presenza del "contenitore del sapere" non è da solo garanzia di emancipazione culturale: spetta all'attuale amministrazione e alla programmazione dell'assessorato attivare, dopo il taglio dei nastri, il processo virtuoso che riesca a cogliere esigenze, bisogni e potenzialità della nostra città.

Taglio dei nastri non adeguatamente celebrato dalla stampa, almeno secondo quanto ha avuto modo di recriminare il sindaco in una lettera "ordine di stampa" ( o "velina") di antica memoria indirizzata al "Resto del Carlino", in uno stile da autentico "Min. Cul. Pop"