Dopo la presa di posizione del Partito Democratico attraverso la candidatura di Mandozzi e le critiche mosse a Massimo Rossi ecco la risposta del partito della Rifondazione Comunista in difesa dell'attuale Presidente della Provincia e del suo operato di questi 4 anni.

"L'Amministrazione provinciale in questi ultimi 4 anni si è caratterizzata per un forte coinvolgimento dei cittadini e delle forze sociali del territorio, nelle scelte amministrative; a questo metodo partecipativo si è accompagnato il rigore nelle scelte di bilancio ed il forte impegno nella costruzione di un modello di sviluppo territoriale equo e sostenibile; non è un caso che l'originalità di questa esperienza amministrativa sia stata confermata da numerosi riconoscimenti da parte di enti ed istituzioni diversi." - afferma la segreteria provinciale.

Rifondazione Comunista ricorda inoltre i progetti ancora in corso seguiti dallo stesso Massimo Rossi come ad esempio il progetto di riconversione della SGL Carbon e il contribuito al progetto del parco marino.

"La critica al presidente Rossi rappresenta perciò in questo contesto la critica di un metodo, di un programma amministrativo, di una coalizione politica e diventano perciò strumentali i richiami alla democrazia partecipativa che in questo caso rappresentano solo escamotage per glissare il confronto sui contenuti e sui metodi che provano a realizzarli" - afferma Paula B. Amadio, Segretaria prov.le PRC.

Il Comitato politico federale del PRC riafferma pertanto all'unanimità l'indicazione di Massimo Rossi come futuro candidato presidente della nuova Provincia di Ascoli Piceno ed auspica un confronto franco, serrato ed unitario sui contenuti programmatici con tutte le forze politiche di questa maggioranza.