Accelerazione dei tempi: è il grido unanime dell'assessore Loredana Emili e di Luciano Agostini, che lamentano una lentezza burocratica nei finanziamenti alla sanità nell'area vasta che vede coinvolti gli ospedali di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto. E non solo.

Secondo un accordo di programma della Regione si prevedono finanziamenti al pari di 560 milioni di euro da ripartire per un triennio (2008/2010 n.d.r) a tutti gli ospedali della regione.
Questi finanziamenti devono essere divisi in tre fasce:
1) Per la manutenzione degli edifici e la messa a norma degli stessi
2) Per lo sviluppo di nuove servizi ospedalieri
3) Per il consolidamento del suddetto sviluppo

Dalla prima delibera Regionale sono stati stanziati, dai 560 milioni, circa 112 milioni di euro, da spartire per tutta la Regione, per venire incontro al primo punto: manutenzione degli edifici e messa a norma. All'area vasta del Piceno spetta più o meno il 10% del totale di questa prima tranche di finanziamenti: "E già è inaccettabile - ribatte l'assessore Emili - noi chiediamo alla Regione di fare un'ulteriore valutazione di questa spartizione che ci sembra a dir poco squilibrata! I soldi sono insufficienti per risistemare gli ospedali!"

I restanti soldi del finanziamento, circa 400 milioni di euro, devono far fronte agli altri due punti: sviluppo e consolidamento. Da qui un'altra polemica.
Per l'area vasta (Ospedali di Ascoli e San Benedetto) è stato approvato da tempo un "Progetto Speciale per il Sud delle Marche" che prevede lo sviluppo di nuovi servizi ospedalieri e la qualificazione dei due poli sanitari.

Ma dell'attuazione effettiva del progetto ancora non si sa nulla: non ci sono i soldi o è solo una questione burocratica?

"I soldi ci sono, li stiamo aspettando. Noi vogliamo sollecitare la Regione affinché ci dia il resto dei finanziamenti per attuare il nostro progetto. Se non abbiamo i fondi, non possiamo muoverci - afferma Luciano Agostini - la regione ha dato il consenso al progetto, ora dobbiamo passare ai fatti".