Infortuni sul lavoro in diminuzione, ma Regione Marche e Inail non abbassano la guardia
Ancona | In programma iniziative di prevenzione e formazione e rafforzamento dei controlli.
Un momento della presentazione del Rapporto Inal 2007
Diminuiscono gli infortuni sul lavoro nelle Marche, ma non si può abbassare la guardia. E' questo il messaggio lanciato ieri dalla sede della Regione Marche ad Ancona dove l'Inail regionale ha presentato il Rapporto Regionale Annuale 2007. Il trend positivo della nostra regione viene confermato anche dai dati nazionali relativi all'indice della frequenza degli infortuni che segnalano l'inserimento delle Marche tra quelle realtà in cui, in base al numero degli occupati l'incidenza degli infortuni è in calo: nella specifica graduatoria le Marche occupano attualmente il 9° posto a fronte del 2° posto occupato nel 2003.
"Questi numeri - ha detto commentando il Rapporto l'assessore regionale alla sanità Almerino Mezzolani - non possono che farci piacere, ma finchè ci sarà anche un solo infortunio all'anno, non possiamo assolutamente desistere o distrarci. In questo senso va il Protocollo di intesa che la Regione e l'Inail hanno siglato per la terza volta quest'anno. Vogliamo che tra le parti e in questo senso si adopererà la Regione, si consolidi un sempre più stretto rapporto di parternariato al fine di rafforzare il "sistema a rete" per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro già avviato da alcuni anni da tutti i soggetti pubblici e privati attivi sul territorio e che ha portato questi positivi risultati.
Le parole d'ordine sono prevenzione, formazione e informazione Una programmazione coordinata dei progetti inoltre - ha aggiunto Mezzolani - ci consente di realizzare gli obiettivi comuni evitando sprechi di risorse e duplicazione di iniziative nel rispetto degli interessi dei lavoratori e delle aziende". Mezzolani ha annunciato infine che in ottobre è stato emanato il decreto di nomina del Comitato regionale di Coordinamento nella materia della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro e che nei prossimi giorni l'organismo rinnovato negli assetti e nell'organizzazione potrà tornare ad essere operativo in modo ancora più efficace rispetto al passato.
Sulla stessa lunghezza d'onda il direttore regionale dell'Inail Sandro Passamonti:" Il costante ed effettivo miglioramento dei dati - ha detto in apertura dei lavori - non impedisce di delineare un panorama ancora drammatico. Continuano ad essere infatti, migliaia le persone che, nell'arco dell'anno, subiscono eventi lesivi o si ammalano per cause derivanti dalla loro attività lavorativa. Anche il dato relativo agli infortuni mortali (32 casi nel 2007) continua ad essere un dato umanamente e socialmente inaccettabile. In collaborazione con la Regione quindi, come ogni anno utilizzeremo la presentazione del Rapporto come strumento per effettuare una verifica congiunta delle attività di prevenzione progettate e realizzate nel corso dell'anno e per concordare i programmi da svolgere entro l'anno successivo, anche con il coinvolgimento della parti sociali".
Il dirigente del Servizio Sanità Pubblica della Regione Giuliano Tagliavento nel suo intervento ha ricordato in particolare il "Patto per la salute nei luoghi di lavoro siglato nel 2007" che prevede in una sinergia tra l'assessorato alla Salute e gli operatori del settore l'aumento dei controlli nelle aziende e nei cantieri edili, l'implementazione del sistema informativo integrati tra le pubbliche amministrazioni, il sostegno alle azioni di prevenzione.
L' osservazione dei dati estesa al periodo 2001-2007 nella Regione Marche conferma la tendenziale diminuzione del fenomeno infortunistico, con un contrazione dei casi denunciati pari a n. 7.965 (40.122 casi del 2001 contro i 32.157 casi del 2007) che in percentuale corrispondono a un -19,8%. Nello stesso periodo gli infortuni "in itinere" sono passati da 2.554 a 3.492 con una crescita del 36,7% a fronte di un aumento su scala nazionale pari al 62,1%. Per quanto riguarda gli infortuni mortali, l' andamento storico registra una sostanziale flessione pari al 46,7% (60 casi nel 2001 - 32 casi nel 2007).
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07/11/2008
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