Dopo poco più di un anno da quando fu posta la prima pietra, Domenica 9 novembre 2008, alle ore 17,00, nella zona del Ponterotto ,in via Valle d'Oro, con una solenne Celebrazione Eucaristica presieduta dal nostro Vescovo, Mons. Gervasio Gestori e alla presenza delle Autorità Civili, verrà benedetta la nuova cappella ed inaugurato il primo blocco del Monastero comprendente, oltre le opere di contenimento del terreno e tutte le platee, il nuovo dormitorio per le Suore, l'auditorium che per il momento ospita sia la cappella che la sala riunioni, e la ristrutturazione della sala capitolare del refettorio e della cucina. Per il completamento dell'intero progetto mancano la costruzione della chiesa e della foresteria.

I lavori si son resi necessari dopo che l'edificio esistente (una casa colonica) era diventato insufficiente, tanto da rendere difficile l'andamento regolare della vita di una comunità monastica la quale ha bisogno, all'interno della clausura, dello spazio adeguato per la preghiera corale, per il silenzio personale, per lo svolgimento della vita quotidiana e per il lavoro, con il quale, secondo la regola di Santa Chiara, le Suore provvedono al loro sostentamento.

La nostra città, fin dall'inizio, ha accolto con entusiasmo la presenza delle Suore Clarisse sul proprio territorio e l'assidua frequenza di molti in questi anni ha dimostrato quanto bisogno ci fosse nella nostra comunità così presa da tanti interessi materiali, di una "casa di preghiera per tutti", dove, attraverso l'ascolto, molti hanno riacquistato la pace perduta.

Ci fu un disorientamento generale quando ostacoli burocratici non consentivano il rilascio della Concessione Edilizia per un ampliamento, resosi necessario sia per l'accresciuto numero delle Vocazioni sia per la frequenza numerosa dei fedeli che l'angusto spazio della iniziale casa colonica, rendeva sempre più problematica. I Sambenedettesi hanno sempre considerato il Monastero "Santa Speranza" delle Monache Clarisse come una grazia del Signore, ritenendolo, con una simpatica immagine, grazie anche alla sua posizione sulle colline prospicienti, "il parafulmine sulla città".

Domenica accorreranno numerosi per unirsi alle Suore nel ringraziare il Signore per questo primo traguardo e per promettere il necessario sostegno per la conclusione dell'opera.