Una variante al piano di spiaggia per verificare l'inquinamento di spiaggia e fondale di fronte all'ex Fim. E' ciò che l'Amministrazione comunale di Porto Sant'Elpidio intende far approvare alla prossima seduta del Consiglio comunale. 

I fatti: nei mesi scorsi, a partire da fine maggio e continuando per la stagione estiva, mareggiate ed erosione costiera portarono in superficie un blocco di pietra sul bagnasciuga proprio di fronte alla vecchia fabbrica, coperto da una patina rossastra simile a ruggine.

Quel tratto di spiaggia è stato dato in concessione ad un imprenditore che a breve avrebbe iniziato la costruzione di un nuovo stabilimento. Evidente che la necessità di approfondire le analisi su cosa si trovi nel sottosuolo non possa essere conciliabile con un nuovo chalet. Per questo, l'adozione della variante, in cui la concessione sarà sostituita con uno spazio un po' più a nord, mentre il tratto prospiciente la Fim rimarrà area pubblica.

Nel frattempo, in quel tratto di costa, si provvederà ad effettuare studi e rilevamenti. Secondo la relazione decnica effettuata dagli uffici comunali, "Durante la stagione estiva, per effetto delle mareggiate e dei fenomeni erosivi, sono emerse da un tratto di spiaggia fronteggiante la ex Fim, aggregazioni di materiale lapideo riconducibili alla stessa tipologia emersa all'interno del sito inquinato". Pezzi di terreno, quindi, sostanzialmente simili a quelli all'interno dell'area Fim, che a breve verra completamente bonificata per un articolato intervento la cui durata prevista è di circa un anno e mezzo.

"In relazione ai ritrovamenti sulla spiaggia - si conclude - è necessario un approfondimento dell'analisi del sito. Le analisi di approfondimento saranno collegate alle indagini ed ai lavori di bonifica all'interno dell'area Fim".