Dopo mesi di indiscrezioni giornalistiche e di dichiarazioni a mezzo stampa la discussione sul ‘Caso Ballarin' è finalmente entrata nelle sedi istituzionali. Venerdì 7 novembre, infatti, si sono riunite il seduta comune le Commissioni Consiliari Lavori Pubblici ed Urbanistica. Unico punto all'Ordine del giorno la discussione sull'atto d'indirizzo che darà il via al lungo iter per il recupero dell'ex Fossa dei Leoni. (il testo integrale del documento è disponibile tra gli articoli correlati).

La principale novità emersa dall'incontro è che a supporto dell'atto il Comune richiederà due pareri tecnici: uno di carattere urbanistico da parte del prof. Fabrizio Lorenzotti ed uno di carattere legale che verrà espresso dall'avv. Luigi Romanucci. Le considerazioni degli esperti dovrebbero essere esposte nel corso della prossima riunione delle Commissioni, già convocata per martedì 11 novembre. Tutto per arrivare preparati alla fatidica data di lunedì 17 novembre, quando il documento sbarcherà in Consiglio Comunale per l'approvazione.

Il presidente della Commissione Urbanistica, Luca Vignoli (An) si è rammaricato, visto che solo ora - con un anno di ritardo - il Sindaco rende partecipe dell'operazione i membri del Consiglio Comunale: "Un confronto tardivo che comunque fa emergere tanti interrogativi", afferma l'esponente di An passando ad elencare le tante cose non chiare: "Cosa s'intende per uso pubblico della struttura? Può essere definito un mero atto d'indirizzo, come Gaspari ha più volte chiamato questo documento, un atto che contiene variazioni di destinazione urbanistica? Inoltre il Consiglio sarà chiamato ad interpretare delle Leggi dello Stato in maniera estensiva, una cosa che non è nelle nostre competenze".

I due Capigruppo del Pdl Piunti e Gabrielli ribadiscono il loro fermo ‘no' al documento: "E' irricevibile, non si tratta di un mero atto d'indirizzo ma una vera e propria delibera e nelle delibere è indispensabile il parere tecnico dei dirigenti comunali ed è indispensabile sapere chi è il responsabile del procedimento".

"Se la cosa non si farà - continua Piunti - non vorremmo che passasse il messaggio che la colpa è di qualche consigliere o di qualche gruppo consiliare che non ama la città. Qui siamo tutti d'accordo sul fatto che l'area Ballarin vada riqualificata, ma non condividiamo il percorso proposto da questa Amministrazione".

"Noi vogliamo il bene della città, ma dobbiamo agire secondo la Legge", afferma Giorgio De Vecchis che valuta drasticamente l'atto: "è illegittimo al 99% e votandolo ci esporremmo a dei rischi". A suo dire, infatti, l'atto confliggerebbe con le Leggi dello Stato su nodi fondamentali come l'inalienabilità, l'indisponibilità dell'area e le modalità della donazione.

Più aperto il Consigliere Antonio Felicetti (Pri-Lista Martinelli). Dalle parole espresse in Commissione sembra disposto a dire ‘sì' al documento, purché vengano apportati degli emendamenti, innanzi tutto deve essere esclusa a chiare lettere la possibilità che nella zona Ballarin possa sorgere un nuovo PalaCongressi.

"Nell'atto ci sono alcuni punti da cambiare ma nel complesso ci ha fatto una buona impressione", valuta il Capogruppo Udc Marco Lorenzetti smarcandosi dal resto della minoranza ed augurandosi che il documento venga approvato dal Consiglio in maniera unanime e senza titubanze.

"L'atto d'indirizzo è emendabile ed è aperto al contributo di tutto il Consiglio Comunale", afferma il Sindaco Gaspari che si ritiene soddisfatto dell'incontro: "E' stato utile per individuare le correzioni da apportare al testo in modo tale che sia ancor più chiaro, auspico che su di esso ci sia la massima condivisione possibile. Vogliamo far sì che la proposta della Fondazione Carisap possa trovare risposte. Occasioni del genere capitano una sola volta nella vita e noi non possiamo farcela scappare".