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Tulli replica a Vallasciani: "sanità fermana troppo politicizzata"

Fermo | L'assessore comunale alle Politiche Sanitarie risponde al capogruppo consiliare Pd: "il centro sinistra deve fare 'mea culpa' sullo stato attuale della sanità fermana.

Dall'assessore alle Politiche Sanitarie del Comune di Fermo, Gianluca Tulli, riceviamo e pubblichiamo quanto segue:

Mi sorprende la critica che il capogruppo del Partito Democratico, Sandro Vallasciani, muove nei confronti della nuova Direzione di Zona. Dice che a due anni e mezzo dall’inizio della nuova direzione molti degli impegni assunti sono ancora al palo.

Ricordo a Vallasciani che le critiche che oggi rivolge al direttore di Zona, Forti, sulla necessità immediata di un potenziamento del Pronto Soccorso, dell’emergenza sanitaria attraverso l’istituzione delle Potes mancanti, la riconversione dei presidi periferici, la necessità di un sollecito studio di fattibilità per il nuovo ospedale, il potenziamento di mezzi e personale, hanno un ritardo ben superiore a due anni e mezzo, parte dal piano di riordino sanitario del dicembre 2003, come da sempre denunciato dall’amministrazione Di Ruscio.

Da sempre abbiamo criticato la gestione troppo politicizzata della sanità fermana, intervenendo anche ad incontri pubblici, dove erano presenti l’assessore regionale alla Sanità, Mezzolani, il direttore della Zt 11, Forti, vari consiglieri regionali, esponenti politici di centro sinistra locali, (vedi l’incontro svoltosi in primavera presso la comunità di Capodarco) ma nessuna critica è stata sollevata da parte degli amministratori locali di centro sinistra, c’è stato soltanto l’intervento del sindaco Di Ruscio a denunciare lo svantaggio sanitario del territorio fermano rispetto ad altre realtà marchigiane.

Ricordo anche il sostegno al Comitato Spontaneo sulla sanità fermana con la manifestazione dell’8 marzo dello scorso anno e l’intervento del sindaco Di Ruscio alla numerosissima assemblea pubblica svoltasi ad Amandola, sempre su iniziativa del comitato, sullo stato attuale della sanità della nuova provincia di Fermo.

Non ricordo però né la presenza né interventi critici da parte di esponenti politici di sinistra a queste importanti iniziative, se non accuse all’amministrazione Di Ruscio di strumentalizzazione politica, che oggi finalmente si dimostra di non essere tale. Nessuna parola spesa riguardo lo scippo operato dalla Regione, attraverso il cambiamento della norma che salvaguardava le zone territoriali, dei beni lasciati da benefattori alle ex-asl che prevedeva che le risorse ricavate dalla vendita degli stessi, rimanessero nella propria zona territoriale mentre oggi vengono fagocitate dal fondo regionale.

Quindi il centro sinistra locale deve fare un serio ‘mea culpa’ sullo stato attuale della sanità fermana, altrimenti la critica che giunge oggi con anni di ritardo può sembrare solo strumentale in vista delle prossime scadenze elettorali.

Auspico, infine, che tutti i comitati sorti a vario titolo in questi mesi possano consorziarsi in uno unico per sostenere la madre di tutte le battaglie ossia una efficiente ed altamente qualificata sanità per la nuova provincia di Fermo. I cittadini non possono più aspettare!

14/01/2009





        
  



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