Raccolta differenziata: San Benedetto ce la può fare
San Benedetto del Tronto | Prendendo come esempio il lavoro fatto nella cittadina di Capannoni, anche la riviera vuole impegnarsi di più ed istruire la cittadinanza alla raccolta differenziata.
A San Benedetto del Tronto, dai primi mesi del 2009 il servizio della raccolta porta a porta dell'"umido", della carta e del multimateriale sarà esteso all'intero hinterland urbano dividendo la città in sette zone a ciascuna delle quali sarà assegnato un giorno della settimana nel quale, operatori della PicenAmbiente, passeranno casa per casa a consegnare gli appositi sacchetti.
Un passo alla volta si può arrivare a "Rifiuti zero" e riciclare e guadagnare con il riciclo. Se un comune toscano, Capannoni (LU), che ha lo stesso nostro numero di abitanti, ci è riuscito, perchè non possono farlo anche noi?
Partendo dalla nostra stessa situazione, in due anni (2006-2007) sono riusciti a raggiungere una media di raccolta differenziata pari al 57%, che arriva addirittura all' 82% nelle zone raggiunte dal porta a porta. Nello stesso periodo sono stati avviati a riciclaggio quasi 57mila tonnellate di rifiuti e con l'avvio del "porta a porta" c'è stata una riduzione dei rifiuti indifferenziati di oltre 10.000 tonnellate.
Grazie alla sola raccolta differenziata della carta nel 2007 si è risparmiato l'abbattimento di 100.000 alberi, il consumo di 2.85 milioni di litri di acqua, l'emissione di 9.100 tonnellate di CO2.
Per un termine di paragone, 2.85 milioni di litri di acqua risparmiati equivalgono al risparmio idrico del consumo annuo di circa 32.000 cittadini. Il "porta a porta" necessita di un numero più elevato di operatori: dall'inizio di questa raccolta ad oggi ci sono state 30 nuove assunzioni. Con i risparmi ottenuti dal non dover smaltire i rifiuti indifferenziati, oltre a coprire i costi delle nuove assunzioni, il Comune ha riconosciuto una riduzione della tariffa ai cittadini, pari al 20% sulla parte variabile.
Questi sono dati che dimostrano il successo (inteso come raggiungimento di importanti obiettivi socio-economici ed ambientali) di un comune italiano delle nostre stesse dimensioni e che ci devono indurre ad emularlo concretamente attraverso una stretta collaborazione tra amministrazione, PicenAmbiente e cittadini sambenedettesi.
Prendere come esempio Capannori ci aiuterà ad allontanare lo spettro della Campania e dello false soluzioni quali nuove discariche o inceneritori e ci metterà al riparo dai "capricci" (aumento del 35% in un solo anno per il conferimento in discarica) dei nostri cugini ascolani.
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15/01/2009
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