Vermi nella minestra delle scuole elementari. Coldiretti: "utilizziamo più prodotti locali"
Ascoli Piceno | Più prodotti locali nelle mense scolastiche per garantire la qualità dei pasti dei piccoli alunni. E lauspicio espresso da Coldiretti Ascoli Fermo dopo il ritrovamento di vermi nella minestra da servire nelle scuole materne di Porto San Giorgio.
Una mensa scolastica (Foto d'archivio)
“In attesa di definire i contorni della vicenda resta il fatto che utilizzare i prodotti del territorio garantisce maggiori freschezza e qualità oltre che rispetto dell’ambiente, con la filosofia del km zero, e della stagionalità – spiega il presidente di Coldiretti Ascoli Fermo, Paolo Mazzoni -. Non dimentichiamo poi che promuovere il made in Piceno nelle scuole, ma anche negli ospedali e in tutte la ristorazione pubblica, contribuirebbe a diffondere nuovi modelli di consumo, più attenti alla storia e alla tutela del nostro territorio e, soprattutto, alla salute”.
L'abbandono della dieta mediterranea, insieme alla minor attività fisica, è, infatti, una delle cause principali della crescente diffusione di casi di obesità e di soprappeso che, secondo le recenti analisi, interessano un terzo dei ragazzi attorno ai dieci anni.
Da qui la necessità, per Coldiretti Ascoli Fermo, di rivolgere una maggiore attenzione ai menu delle mense dove va garantita la presenza di cibi sani come i prodotti tradizionali e la frutta e verdura locale che troppo spesso mancano dalle tavole delle giovani generazioni. Non a caso Coldiretti Ascoli Fermo ha lanciato il progetto Educazione alla Campagna Amica che ogni anno coinvolge circa duemila alunni della provincia.
Grazie a un team di esperti e alla collaborazione delle imprese agricole del territorio, gli alunni sperimentano laboratori del gusto e lezioni nelle fattorie didattiche, oltre ad effettuare visite direttamente nelle aziende. Coldiretti sta inoltre lavorando per presentare una proposta di legge regionale per il consumo di prodotti a km zero, sulla scorta di quanto già accaduto in Veneto e in Calabria, dove è stato dato via libera alla promozione del patrimonio agroalimentare regionale nei pasti di scuole elementari, istituti scolastici superiori, università, ospedali e caserme nella misura del 50 per cento. Una percentuale che non discrimina il prodotto di origine extraregionale o straniera ma valorizza le tipicità locali consentendo ai consumatori di fare scelte consapevoli, sostenibili in termini di prezzo e meno impattanti sull'ambiente.
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16/01/2009
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