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Coldiretti Marche accusa: "il prezzo del grano crolla ma persistono gli aumenti di pane e pasta"

Ancona | Coldiretti Marche non ci sta e vuole vederci chiaro visto il crollo continuo del grano e l'ingiustificato aumento di prezzo per pane e pasta. Partono così una serie di iniziative per tutelare cittadini ed imprese.

Gli aumenti di pasta e pane non sono assolutamente giustificati, visto che nel giro di un anno il prezzo del grano è crollato da 0,50 a 0,19 euro al chilo. E' il commento di Coldiretti Marche ai dati resi noti dalle associazioni dei consumatori nell'ambito del monitoraggio avviato con la Regione contro il carovita.

"Nello spazio di dodici mesi il prezzo del grano nelle Marche si è quasi ridotto a un terzo rispetto a quello precedente, mentre il costo di pane e pasta continua a salire - spiega il presidente di Coldiretti Marche, Gianalberto Luzi - a dimostrazione del fatto che i rincari sono l'effetto delle speculazioni e delle inefficienze della filiera, a tutto danno di cittadini e imprese agricole".

Dopo i record fatti segnare nei primi mesi del 2008, quando i movimenti speculativi a livello internazione avevano portato il prezzo del grano duro fino a 0,5 euro al chilo e quello del grano tenero a 0,25 euro, le quotazioni sono scese drasticamente, arrivando a 0,19 euro per il duro e 0,13 per il tenero. Visto che in molti avevano giustificato l'aumento di pane e pasta con quello del grano, sarebbe stato lecito attendersi una conseguente diminuzione - sottolinea Coldiretti Marche - ma così non è stato. Da qui la necessità di mettere in campo una serie di iniziative per tutelare cittadini e imprese.

La prima riguarda l'etichettatura d'origine della pasta, che punta a evitare che si mettano in vendita spaghetti italiani di nome ma non di. Lo scorso anno, quando le quotazioni dei cereali sono salite, l'industria ha fatto ricorso a larghe importazioni di grano messicano per far fronte alla produzione. Oltre a ciò, si sta lavorando ad accordi di filiera e a un piano per semplificare e razionalizzare la filiera per rispondere alle esigenze degli agricoltori e nell'interesse dei consumatori.

L'iniziativa prevede il coinvolgimento, oltre che delle imprese agricole, del sistema dei consorzi agrari e dei farmers market, ma punta anche a stimolare la fattiva e necessaria partecipazione del sistema della trasformazione artigianale e
industriale e della piccola e grande distribuzione.

20/01/2009





        
  



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