Nella sua presentazione, il neo tecnico D'Adderio: "Spero che i tifosi tornino allo stadio"
San Benedetto del Tronto | Il tecnico molisano si augura che il Riviera, torni a riempirsi di tifosi come il Ballarin tanti anni fa. La posizione in classifica della squadra, non lo spaventa, altrimenti non avrebbe accettato l'incarico.
di Marco De Berardinis
Fulvio D'Adderio (Foto: A. Cellini)
Doppia seduta, come ogni mercoledì, per i rossoblù, al mattino si sono allenati in palestra, mentre nel pomeriggio, agli ordini del neo tecnico D'Adderio, al "Ciarrocchi" di Porto D'Ascoli, sotto una leggera pioggia.
Si sono allenati tutti regolarmente ad eccezione di Pippi, Pomiro e Califano che hanno svolto lavoro a parte.
Dopo aver diretto il suo primo allenamento, nella giornata di martedì, il neo mister rossoblù Fulvio D'Adderio, si è concesso alla stampa per la presentazione di rito.
Questa la prima domanda rivolta al mister.
Mister, perché ha accettato la proposta della Sambenedettese?
"Non me lo sono chiesto, perché secondo me non siamo noi a scegliere, ma sono gli altri che ci scelgono e proprio per questo motivo colgo l'occasione per ringraziare la società per questo.
Ho esordito nei primi anni ‘80 allo stadio "Ballarin" di San Benedetto con la maglia del Campobasso, e ho avuto anche il piacere di inaugurare il "Riviera delle Palme" contro la Juve, ho visto questa opportunità come un segno del destino, oltre al fatto che San Benedetto è una buona piazza. Io sono certo che le persone serie vengono premiate, e la Samb per me è stato il premio, perché mi ha fatto scattare dentro come una molla".
Il neo-allenatore ritiene importante l'apporto dei tifosi, e spera che in breve lo stadio torni a brulicare di gente fiera di sostenere questi colori.
"Mi auguro di rivedere ciò che accadeva al "Ballarin" tanti anni fa, spero che i tifosi tornino ad essere quelli che sono sempre stati nei confronti della Samb, speriamo di migliorare la situazione attuale per far tornare fiducia al pubblico sambenedettese in modo che possano tifare, oltre i colori, i singoli giocatori".
Qual è secondo lei la priorità dei problemi da risolvere?
"Bisogna studiare la squadra e capire dove occorre intervenire, una volta individuati i problemi si procederà per gradi, se una persona è malata non si può risolvere tutto e subito, l'obiettivo è lento e lungo, se si fanno le cose in fretta c'è il rischio di ottenere l'effetto opposto. Abbiamo 15 partite da giocare e dobbiamo arrivare fino in fondo. Io non devo agire su un singolo reparto, ma sulla squadra, devo individuare il problema e risolverlo, abbiamo difficoltà, dobbiamo essere realisti, crescere di giorno in giorno".
Cosa pensa del Verona, prossima avversaria della Samb?
"Il Verona sta facendo bene, è a ridosso delle prime posizioni, l'organico è cambiato rispetto alla scorsa stagione, ora ci sono giocatori validi e con tanta voglia di fare".
Resterà alla Samb anche nella prossima stagione?
"Il mio contratto finisce il 30 giugno, poi si vedrà, al giorno d'oggi non esistono certezze, a fine stagione vedremo se questo matrimonio durerà o meno, ma ora non penso a ciò che sarà domani. Non ho portato con me nessun collaboratore, perché Furlan è arrivato meno di un mese fa e so che è una persona molto valida, come il resto dello staff che mi è stato messo a disposizione".
Anche Massimo Marconato, portiere ex Arezzo,si è presentato in sala stampa per la presentazione di rito.
La Samb ti corteggiava da tempo, ed ora sei arrivato.
"Sì, aspettavo solo il passaggio dell'Arezzo; con la Samb avevo raggiunto l'accordo da tempo, ma la mia ex squadra continuava a prendere tempo per non lasciarmi andare via, poi si sono convinti ed eccomi qua".
Vieni da due situazioni completamente diverse: da prima in classifica a quasi ultima: perché questa decisione?
"Io sono un giocatore che ha saputo sempre mettersi in discussione, e ho scelto la Samb, perché è una buona piazza, oltre ad avermi convinto il programma futuro, che ritengo allettante, l'essere vicino a casa comunque non ha affatto influito sulla decisione di venire a San Benedetto, è vero che mia moglie abita a Vasto, ma in passato ho fatto anche mille km in un giorno per tornare da lei.
La posizione in classifica ora è quella che è, ma indubbiamente si può cambiare; gli acquisti fatti dalla società nel mercato di gennaio dimostrano che i Tormenti in primis ci tengono a uscire da questa situazione di bassa classifica. In campo bisogna soffrire, si gioca 11 contro 11, si è ad armi pari e ognuno deve dare il massimo per la propria squadra".
Rimarrai anche il prossimo anno?
"Per ora ho un contratto di 6 mesi, poi si vedrà. Non ho ancora prospettato il mio futuro, anche se con la società si è parlato di un allungamento di contratto. Ora penso a fare bene in questi mesi, poi a fine stagione con la società si deciderà il da farsi".
Dal sito ufficiale dell'Hellas Verona, apprendiamo che per la gara di domenica prossima che si disputerà al Riviera, tra Samb e Verona, valevole per la terza giornata del girone di ritorno di Lega Pro, il Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive, reputando una gara a rischio, ha deciso di chiudere il settore ospiti, non consentendo quindi ai tifosi scaligeri di seguire la loro squadra in riva all'Adriatico.
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21/01/2009
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