Davvero movimentata la settimana per le forze dell'ordine aprutine. Le Fiamme Gialle del comando provinciale di Teramo, nell'ambito dell'attività di contrasto al gioco illegale e della corretta istallazione e uso dei videogiochi, hanno posto in essere un'attività investigativa, in alcuni esercizi commerciali siti in Teramo, Montorio al Vomano, Arsita e Sant'Omero, che ha consentito il sequestro di 12 apparecchi da intrattenimento non rispondenti alla normativa ed alle caratteristiche dettate dalla legislazione vigente.

Ai titolari degli esercizi commerciali e al gestore degli apparecchi è stata applicata una sanzione complessiva pari a 48mila euro. Inoltre gli stessi sono stati segnalati al Questore e ai Sindaci di competenza ai fini dell'applicazione della sospensione, da uno a sei mesi della licenza per l'installazione degli apparecchi da intrattenimento.

I finanzieri avrebbero appurato che gli apparecchi, tutti in funzione, riproducevano un gioco con le caratteristiche simile a quello del poker, infatti mediante un sofisticatissimo meccanismo e la movenza di alcuni tasti il giocatore passava dal normale gioco a quello vietato del poker. Inevitabile il sequestro degli apparecchi da intrattenimento che, negli auspici delle Fiamme Gialle, saranno sottoposti a confisca per la conseguente distruzione.

E' stata altresì interessata l'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato di Pescara, quale ente preposto alla vigilanza e corretta applicazione delle sanzioni in argomento. Il sequestro, frutto di una sempre più crescente presenza sul territorio dei finanzieri, dimostra che il fenomeno non sfugge all'attenzione delle Fiamme Gialle di Teramo la cui attività è sempre più rivolta verso quei segmenti economici dove maggiormente possono annidarsi illeciti guadagni a danno dell'erario con grave turbativa sociale.

In azione anche i carabinieri della compagnia di Teramo che venerdì pomeriggio hanno tratto in arresto due persone: M.G., 42 enne di Frondarola (frazione del comune di Teramo), pregiudicato, in esecuzione di un'ordinanza della misura cautelare degli arresti domiciliari, disposti dal gip di Teramo, scaturita a seguito di risultanze investigative del Nucleo Operativo e Radiomobile ed in relazione a due furti verificatisi, in data 10.12.2008, all'interno degli spogliatoi del supermercato CRAI di via Muzi, ove venivano asportati dei portamonete contenenti documenti e denaro contante per un valore di euro 615; e M.A., 29 enne di Bellante Stazione (Te), pregiudicato, in esecuzione di un'ordinanza della misura cautelare degli arresti domiciliari, disposti dalla Corte di Appello de L'Aquila. La misura scaturiva a seguito di rapporto redatto dai Carabinieri della stazione di San Nicolò a Tordino (comune di Teramo), in quanto l'arrestato, già sottoposto all'obbligo giornaliera di firma presso quel Comando di Stazione Carabinieri per furto, non avrebbe ottemperato al citato obbligo.

Nel corso della tarda serata e della nottata, durante mirati servizi finalizzati a prevenire le "stragi del sabato sera", i carabinieri hanno denunciato in stato di libertà tre persone: C.G. di anni 30, R.F. di anni 26 e C.M. di anni 28, tutte di Teramo, per guida in stato di ebbrezza alcolica. Ad uno di loro, atteso l'elevato tasso alcolemico rilevato, ipotesi "C", quella più grave, è stata sequestrata anche l'autovettura, una Citroen C3.

Durante lo stesso servizio, teso anche a controllo degli esercizi pubblici, sono state riscontrate, con il N.A.S. di Pescara ed il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Teramo, diverse violazioni amministrative nei confronti di una pizzeria della frazione di San Nicolò a Tordino.

I militari avrebbero riscontrato infrazioni per mancata registrazione quale operatore settore alimentare, mancata attivazione autocontrollo, mancanza di due attestati per alimentaristi, e per violazioni norme sul collocamento, essendo stato trovato un lavoratore non assunto.