Iniziamo con una pennellata di cultura scolastica e una perla di sapienza. E quindi uscimmo a riveder le stelle. Fine del 33° canto dell'infermo, quando finalmente...la Samb uscì da "un pertugio tondo" (tondo come le 6 sconfitte consecutive), per approdare in purgatorio, cioè nel bel mezzo della zona play out.

Eppoi il "Non è oro tutto quello che riluce" per significare che lo splendido e spettacolare 4-2 rifilato al Verona (squadra degli alti borghi), non deve farci dimenticare i soliti errori difensivi e la difficoltà del centrocampo, con particolare riferimento ai primi trenta minuti, dove il Verona ha dominato e ci ha fatto ballare non poco. Buon per noi che oggi Ferrini e soprattutto Palladini sono riusciti a tappare parecchi buchi.

Comunque tante le note positive, a partire dalla determinazione e dalla generosità di una squadra che sembrava stordita da una lunga serie di sconfitte, fino a giungere alla scoperta di doti sconosciute di giocatori come Cammarata, esperto e micidiale in area, come Sirignano , puntuale negli inserimenti sulla fascia e pronto a colpire come un velenosissimo Crotalo quando meno te lo aspetti. Vedere l'azione del terzo gol della Samb per credere.

Ma anche D'Adderio è una piacevole sorpresa. Il cambio di ruolo tra Carozza, play davanti alla difesa, con Palladini ci ha fatto intendere, come si dice dalle nostre parti, che... "ci capisce". Nel senso che sa apportare le opportune modifiche quando occorre. Palladini retrocesso nella linea mediana è stato un argine sostanzioso e determinante alla reazione del Verona.Il campo fangoso ha poi fatto il resto.
L'incontro di oggi non ha detto molto dal punto di vista tecnico.

In pratica è stata una battaglia spettacolare nel fango. Uno di quegli incontri gustosi che ti entusiasmano per i capovolgimenti di fronte, per le occasioni da gol , per i corpo a corpo nel fango, per la generosità dei due contendenti. Ha vinto la squadra più grintosa e generosa:la Samb. Però diciamo pure che è anche quella che ha fatto il gol più bello, il primo, al 9°. Palladini infila nel corridoio un pallone per Titone e lo mette solo davanti a Rafael. Titone appoggia per Cammarata, che come un falco sta sbucando dalle retrovie, e palla nella porta sguarnita.

Le altre reti, da una e dall'altra parte, tutte su mischie determinate da calci piazzati. Rimpalli e strattonate da calcio di rigore, concessi senza pietà dal signor Giacomelli di Trieste.
Girardi, due volte(zampata vincente e rigore) e Cammarata (rigore), mettono facilmente in rete.

Vale la pena, invece, di descrivere l'azione del gol del...Crotalo-Sirignano. Carozza calcia il rigore (il terzo della giornata) sulla traversa. La difesa del Verona rinvia lungo. Bonfanti rispedisce la palla al mittente. Titone,Cammarata, Visone e Palladini sono in evidente fuorigioco ma si disinteressano del pallone. La palla sembra facile preda di Rafael. Ma (c'è sempre un ma in agguato) Sirignnao è partito come razzo dalle retrovie a caccia del pallone,anticipa il portiere in uscita e lo scavalca con un pallonetto.

Immaginatevi esplosione di gioia dalle tribune che sta comprimendo nell'anima la delusione del rigore sbagliato. Un'azione e reazione da Apollo 11 che schizza verso il cielo.
Il quarto gol di Ferrini, di testa su cross di Carozza, è il suggello ad una vittoria da incorniciare.

A questo punto lasciatemi dire il mio slogan da sognatore: se sono rose fioriranno.