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Bliz a Porto Sant'Elpidio: controllati 52 esercizi commerciali

Ascoli Piceno | In soli 12 ore, la Guardia di Finanza del Nucleo Operativo di Ascoli ha passato al setaccio 52 esercizi commerciali di Porto Sant' Elpidio gestiti da cinesi.

Il "piano operativo" del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno è scattato in questi giorni nel comprensorio di Porto Sant'Elpidio ed ha visto impegnati militari appartenenti a tutti i Reparti territoriali del Corpo della provincia che, in circa 12 ore, hanno passato al setaccio cinquantadue bazar gestiti da cittadini dell'etnia cinese.

L'attività costituisce l'epilogo di una serie di analisi degli elementi di intelligence acquisiti direttamente dal Comando Provinciale di Ascoli Piceno - peraltro ulteriormente avvalorati da una cospicua entità di segnalazioni pervenute al "Numero di pubblica utilità 117" -, che lasciavano presagire la detenzione, da parte di alcuni soggetti dell'etnia cinese, di generi non conformi agli standard della sicurezza dei prodotti imposti dalle normative vigenti.

Il blitz è quindi scattato alle prime ore del mattino in maniera diretta e mirata, in particolare, verso gli esercizi commerciali già individuati - tutti riconducibili, come detto ai soggetti dell'etnia - e, in tale contesto, le Fiamme Gialle hanno esteso i controlli anche verso i comparti dei "controlli strumentali" (ricevute/scontrini fiscali e controlli su strada delle merci trasportate con gli automezzi), della "contraffazione", del "lavoro sommerso" e del Codice della Strada, settori tutti che, peraltro, il Corpo affronta quotidianamente anche in altri ambiti territoriali in virtù delle specifiche norme che ne attribuiscono i poteri di esercizio. L'esecuzione del "piano operativo" ha determinato i seguenti esiti:

- controllo di complessivi nr. 52 esercizi commerciali;

- sequestro di 1.500 articoli vari (sciarpe, componenti elettriche, lampade notturne, pistole giocattolo e rasoi a batteria recanti il marchio contraffatto della "Micro touch magic") per violazioni, a diverso titolo, delle normative penali ovvero amministrative in materia di contraffazione, sicurezza dei prodotti, etichettature e omesse applicazioni di marchi distintivi, per le quali, tra l'altro, il titolare di un bazar, è stato oggetto di denuncia all'Autorità Giudiziaria per le fattispecie penali contemplate dagli articoli 4 - comma 1° - del Decreto Legislativo n. 331/1991 e 474 del Codice Penale;

- individuazione di un immigrato privo del permesso di soggiorno - denunciato all'A.G. per violazione all'articolo 6 - comma 3° - del Decreto Legislativo n. 286/1996 e nei cui confronti, nella stessa giornata, il Prefetto di Ascoli Piceno ha emesso il relativo "Decreto di espulsione dal territorio dello Stato" -, impiegato "in nero", con mansioni di cuoco, presso un ristorante cinese, il cui titolare è stato denunciato all'Autorità Giudiziaria per la violazione all'articolo 22 - comma 12° - del Decreto Legislativo n. 286/1996;

- controllo di nr. 17 automezzi, con elevazione di correlate n. 7 contestazioni alle norme del Codice della Strada;

- controllo di 48 esercizi commerciali, con specifico riferimento all'osservanza degli obblighi delle certificazioni fiscali (scontrini e/o ricevute fiscali), con elevazione di correlate contestazioni nei confronti di 3 esercizi;

- rilevamento ed identificazione di personale impiegato nell'ambito delle "collaborazioni familiari" nei diversi bazar gestiti dall'etnia.

Il piano in rassegna è stato attuato in conformità delle direttrici di indirizzo operativo che, in particolare, caratterizzeranno l'attività del Comando Provinciale di Ascoli Piceno nell'anno 2009, un'attività che, nel costante sviluppo delle funzioni di polizia economica e finanziaria attribuite al Corpo, sarà strutturata e finalizzata, oltre che, naturalmente, al contrasto dell'evasione fiscale e contributiva, anche al contrasto generalizzato di tutte le fenomenologie illecite esistenti nella provincia, che ne debilitano il relativo tessuto socio-economico.

30/01/2009





        
  



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