Oltre un milione di euro nel 2008
Ascoli Piceno | Si riportano qui di seguito alcuni brevi stralci che interessano i dati complessivi e la realtà della nostra regione. Rispetto al 2006 i contribuenti Italiani pagheranno, nel 2008, 48 euro medi annui in più per le Addizionali Comunali IRPEF.
Comune Ascoli Piceno
La UILP di Ascoli Piceno come di consueto ha contribuito allo studio sugli addizionali comunali IRPEF fatta dalla UIL nazionale, che riportiamo di seguito. Quest'anno mediamente si pagherà per questo balzello 112 euro, a fronte dei 64 euro del 2006, con un aumento del 75%.
E’ quanto emerge dalla nostra analisi sulle 104 città capoluogo di Provincia. Sono state prese a riferimento l’andamento dell’imposta dal 2006 - ultimo anno di sostanziale blocco degli aumenti delle aliquote - fino al 2008, anno questo in cui è stato possibile aumentarle, prima che la L. 133/2008 ne congelasse di nuovo gli aumenti per il prossimo triennio.
Dalla ricerca emerge che queste città incasseranno nel 2008, oltre 1 Miliardo di euro, a fronte degli oltre 599 Milioni di euro del 2006, con un aumento del gettito pari al 71%. La media delle aliquote applicate passa dallo 0,31% del 2006, allo 0,47% del 2007, attestandosi allo 0,50% di quest’anno, con un incremento dell’aliquota media applicata del 61,3%. La UIL nel commentare i dati emersi dal rapporto evidenzia che in questo momento di crisi occorre affrontare l’emergenza per il sostegno al reddito dei lavoratori e pensionati.
Occorre che le istituzioni facciano ognuno la propria parte: lo Stato centrale, certamente, ma anche il sistema delle Autonomie Locali. La UIL, pur consapevole dello stato della finanza pubblica, propone che per il prossimo anno ci sia una rivisitazione delle modalità di applicazione delle Addizionali, premiando coloro che pagano per intero le tasse: lavoratori dipendenti e pensionati, utilizzando, con criteri di equità, lo strumento delle soglie di esenzione facoltativo per i Comuni “in presenza di specifici requisiti reddituali”, che per la UIL dovrebbero essere non generici bassi redditi, spesso autodichiarati, ma quelli di coloro che vivono con redditi fissi.
D’altronde, a nostro avviso i Comuni, in questi ultimi 2 anni, hanno fatto “cassa” per effetto dell’aumento della base imponibile, dovuto sia alla naturale crescita del gettito fiscale, che all’effetto della soppressione delle deduzioni per carichi di famiglia, sostituite dalla reintroduzione delle detrazioni d’imposta.
Pertanto si sono registrati aumenti, che noi stimiamo, nel periodo di imposta preso in considerazione, di circa il 3,8% del gettito delle Addizionali anche in presenza di invarianza delle aliquote. Per questo proponiamo e sosteniamo che per le Addizionali Comunali IRPEF occorra prevedere soglie di deduzione (NO TAX AREA) per i redditi fissi e prevedere per questi la progressività dell’aliquota per scaglioni di reddito.
Si potrebbe pensare, in alternativa, ad un contributo economico (bonus), riservato esclusivamente ai lavoratori dipendenti e pensionati, che abbiano un reddito fino ai 35.000 euro, sulla scorta di analoghe decisioni prese da alcuni Comuni (Bergamo e Parma) e sulle modalità previste anche dal Decreto anticrisi. Analizzando i dati raccolti sul campione preso in considerazione emerge che nel periodo 2006-2008, 99 Città (il 95% del totale) applicano l’Addizionale Comunale IRPEF.
Di queste, 67 città hanno optato per un aumento dell’imposta, (il 70,2% del totale), 32 hanno confermato l’aliquota dell’anno precedente, mentre 5 continuano a far risparmiare ai propri concittadini il pagamento di questa imposta (Milano, Venezia, Trento, Brescia, Lecco).
I contribuenti, residenti nelle Città oggetto dell’indagine, sono oltre 9,4 milioni. Di questi, 7,7 milioni pagheranno l’Addizionale, mentre 1,1 milione non pagherà l’imposta perché il proprio Comune non la applica. 460 Mila saranno, invece, i contribuenti esonerati dal pagamento di tale balzello, perché la propria Città ha deciso una “soglia di esenzione”.
Infatti 34 Città hanno previsto delle soglie di esenzione; 3 città applicano l’aliquota con forme di progressività (Siena, Catania, Cagliari).
GETTITO PROCAPITE Nel 2008 il gettito pro capite per contribuente più alto nelle province marchigiane è di 194 euro in Ancona seguito da 169 euro con Ascoli Piceno. GETTITO COMPLESSIVO E’ ancora Ancona la città dove si registra il gettito complessivo più alto con 11.748.356 Milioni di euro seguita da Ascoli 4.775.467 Milioni di euro
LE ALIQUOTE Dalla ricerca emerge che sono 19 le città che hanno deliberato l’aliquota massima dello 0,8%, tra le quali Ascoli Piceno e Ancona.
La nostra ricerca riporta inoltre per le 4 province marchigiane gli Addizionali comunali IRPEF anno 2007/2008 e le relative agevolazioni».
E’ quanto emerge dalla nostra analisi sulle 104 città capoluogo di Provincia. Sono state prese a riferimento l’andamento dell’imposta dal 2006 - ultimo anno di sostanziale blocco degli aumenti delle aliquote - fino al 2008, anno questo in cui è stato possibile aumentarle, prima che la L. 133/2008 ne congelasse di nuovo gli aumenti per il prossimo triennio.
Dalla ricerca emerge che queste città incasseranno nel 2008, oltre 1 Miliardo di euro, a fronte degli oltre 599 Milioni di euro del 2006, con un aumento del gettito pari al 71%. La media delle aliquote applicate passa dallo 0,31% del 2006, allo 0,47% del 2007, attestandosi allo 0,50% di quest’anno, con un incremento dell’aliquota media applicata del 61,3%. La UIL nel commentare i dati emersi dal rapporto evidenzia che in questo momento di crisi occorre affrontare l’emergenza per il sostegno al reddito dei lavoratori e pensionati.
Occorre che le istituzioni facciano ognuno la propria parte: lo Stato centrale, certamente, ma anche il sistema delle Autonomie Locali. La UIL, pur consapevole dello stato della finanza pubblica, propone che per il prossimo anno ci sia una rivisitazione delle modalità di applicazione delle Addizionali, premiando coloro che pagano per intero le tasse: lavoratori dipendenti e pensionati, utilizzando, con criteri di equità, lo strumento delle soglie di esenzione facoltativo per i Comuni “in presenza di specifici requisiti reddituali”, che per la UIL dovrebbero essere non generici bassi redditi, spesso autodichiarati, ma quelli di coloro che vivono con redditi fissi.
D’altronde, a nostro avviso i Comuni, in questi ultimi 2 anni, hanno fatto “cassa” per effetto dell’aumento della base imponibile, dovuto sia alla naturale crescita del gettito fiscale, che all’effetto della soppressione delle deduzioni per carichi di famiglia, sostituite dalla reintroduzione delle detrazioni d’imposta.
Pertanto si sono registrati aumenti, che noi stimiamo, nel periodo di imposta preso in considerazione, di circa il 3,8% del gettito delle Addizionali anche in presenza di invarianza delle aliquote. Per questo proponiamo e sosteniamo che per le Addizionali Comunali IRPEF occorra prevedere soglie di deduzione (NO TAX AREA) per i redditi fissi e prevedere per questi la progressività dell’aliquota per scaglioni di reddito.
Si potrebbe pensare, in alternativa, ad un contributo economico (bonus), riservato esclusivamente ai lavoratori dipendenti e pensionati, che abbiano un reddito fino ai 35.000 euro, sulla scorta di analoghe decisioni prese da alcuni Comuni (Bergamo e Parma) e sulle modalità previste anche dal Decreto anticrisi. Analizzando i dati raccolti sul campione preso in considerazione emerge che nel periodo 2006-2008, 99 Città (il 95% del totale) applicano l’Addizionale Comunale IRPEF.
Di queste, 67 città hanno optato per un aumento dell’imposta, (il 70,2% del totale), 32 hanno confermato l’aliquota dell’anno precedente, mentre 5 continuano a far risparmiare ai propri concittadini il pagamento di questa imposta (Milano, Venezia, Trento, Brescia, Lecco).
I contribuenti, residenti nelle Città oggetto dell’indagine, sono oltre 9,4 milioni. Di questi, 7,7 milioni pagheranno l’Addizionale, mentre 1,1 milione non pagherà l’imposta perché il proprio Comune non la applica. 460 Mila saranno, invece, i contribuenti esonerati dal pagamento di tale balzello, perché la propria Città ha deciso una “soglia di esenzione”.
Infatti 34 Città hanno previsto delle soglie di esenzione; 3 città applicano l’aliquota con forme di progressività (Siena, Catania, Cagliari).
GETTITO PROCAPITE Nel 2008 il gettito pro capite per contribuente più alto nelle province marchigiane è di 194 euro in Ancona seguito da 169 euro con Ascoli Piceno. GETTITO COMPLESSIVO E’ ancora Ancona la città dove si registra il gettito complessivo più alto con 11.748.356 Milioni di euro seguita da Ascoli 4.775.467 Milioni di euro
LE ALIQUOTE Dalla ricerca emerge che sono 19 le città che hanno deliberato l’aliquota massima dello 0,8%, tra le quali Ascoli Piceno e Ancona.
La nostra ricerca riporta inoltre per le 4 province marchigiane gli Addizionali comunali IRPEF anno 2007/2008 e le relative agevolazioni».
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07/01/2009
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