Complici i raggi di sole, che hanno dato l'impressione di scaldare la città, la giornata di festa e il mercato (ebbene sì, si è tenuto lo stesso...), la mattinata del 6 gennaio ha visto il centro sambenedettese riempirsi di persone, tutte con uno scopo ben preciso: trovare e acquistare il capo o l'accessorio da tempo adocchiato ad un prezzo vantaggioso. Sono cominciati i saldi di fine (?) stagione.

I primi negozi ad essere presi d'assalto dalle donne, ovviamente, sono stati quelli di scarpe: "Sono davvero soddisfatto - afferma Giuseppe Zappasodi, titolare dell'omonimo negozio - Già il mese di dicembre è stato positivo, siamo andati oltre le previsioni di vendita nonostante l' allarmismo annunciato in Tv, e ieri i saldi sono stati davvero un successo di vendite, molto meglio rispetto all'anno precedente, quasi il 20% in più!"

Dello stesso parere Sara Cosenza, commessa di Terranova, negozio di abbigliamento giovanile: "Concordo nell'affermare che la giornata è stata positiva, diversamente dall'anno scorso".

"Il successo di questi saldi probabilmente è stato anche dovuto alla crisi economica che ci ha investiti - afferma Michele Galasso, titolare del negozio d'abbigliamento Timberland - si sono attese le svendite con maggiore interesse rispetto al passato".

Ma se per i negozi di abbigliamento e calzature il bilancio della prima giornata è stato positivo, per borse, intimo e accessori c'è qualche riserva: "Molta gente si, ma pochi hanno comprato davvero - afferma S.G., commessa del negozio di intimo Yamamay - l'anno scorso la vendita è andata meglio, i saldi cominciarono di sabato e si aveva voglia di comprare. Quest'anno sono iniziati in un giorno festivo, subito dopo Natale, e questo credo abbia minato un po' gli acquisti".

"Non ci lamentiamo anche se non sono stati dei veri e propri saldi "entusiasmanti" - conclude la commessa di Anna Virgili - forse perché sono appena passate le feste. Nel mese di dicembre, durante le festività, le vendite sono state buone; ora, appena terminato il Natale, non credo che le persone abbiamo poi così tanta voglia di spendere nuovamente!"

Ma alcuni acquirenti, forse un po' più saggi, mostrano titubanze e critiche, anche pesanti, su questi tanto agoniati saldi: "Secondo me, tutta questa convenienza non c'è - afferma la signora T.C. - io li considero sconti "fasulli", molti hanno gonfiato i prezzi per poi abbassarli facendoci credere di averci fatto un favore. Forse bisognerebbe aspettare la fine dei saldi, la rimanenza dei magazzini e dei negozi, allora lì si che si farebbero affari. Certo, se poi uno vuole un determinato capo, deve essere disposto anche ad un eventuale fregatura!"

"Io ho un esempio che è a dir poco scandaloso - afferma A.P. una giovane ragazza sambenedettese - a settembre avevo adocchiato un vestito. Costava molto così ho deciso di aspettare. Nel mese di dicembre, durante le festività, lo stesso negozio aveva esposto il vestito con un prezzo gonfiato! Circa 20 € in più rispetto a tre mesi prima! Oggi, sono tornata nel negozio con l'intento di acquistarlo e il vestito costava, in saldo, addirittura 2 € in più rispetto al prezzo di settembre!! Ma stiamo scherzando? Non credo che tutti i negozi abbiano la stessa politica di vendita, ma è il caso che le autorità comincino a fare dei controlli più mirati!"