Nell'analizzare la sconfitta di Cesena, il tecnico D'Adderio, ha visto buone cose fatte dai suoi
San Benedetto del Tronto | Lasciata alle spalle la sconfitta in terra romagnola, i rossoblù già guardano al prossimo impegno interno contro la Spal, una gara da vincere ad ogni costo, se si vuole risalire la classifica.
di Marco De Berardinis
Il tecnico rossoblù Fulvio D'Adderio (Foto: A. Cellini)
NOTIZIARIO. I rossoblù, guidati dal tecnico D'Adderio, si sono allenati questa mattina al Ciarrocchi di Porto D'Ascoli.
Non hanno partecipato alla seduta, Titone perché impegnato a Pavia, con la Nazionale di Lega Pro Under 20, contro i pari età ungheresi, in una gara valevole per la Mitropa Cup e Forò che dovrà star fermo ancora due settimane.
Pippi si è allenato regolarmente, mentre Cammarata ha ripreso a correre, le possibilità di vedere in campo l'ex Pro Patria contro la Spal domenica prossima, salgono notevolmente, anche se il responso definitivo, lo darà l'ecografia a cui si sottoporrà il giocatore nella giornata di giovedì.
L'INTERVISTA.
Al termine dell'allenamento, il tecnico D'Adderio, in sala stampa, è tornato sulla gara persa a Cesena, queste alcune sue dichiarazioni.
Mister domenica lei ha puntato su una squadra molto muscolare che aggredisse il Cesena puntando al contropiede, è d'accordo su questa affermazione?
"No, non è così, io ho fatto una scelta dopo aver studiato per tutta la settimana la forma fisica dei ragazzi che ho a disposizione, non è stata una scelta muscolare o tecnica ma bensì dettata dalle sensazioni che ho avuto durante gli allenamenti".
Ma allora perchè ha cambiato squadra rispetto alla gara col Verona?
"Io non credo di aver fatto grosse modifiche rispetto alla gara col Verona, non c'erano Cammarata e Titone rispettivamente per infortunio e squalifica ma l'assetto tattico non mi sembra sia stato molto differente come voi dite.
Non ha giocato Carozza perchè in questo momento ho Palladini che davanti alla difesa mi da delle garanzie e dunque non vedo perchè devo privarmene spostandolo in altri ruoli.
Inoltre ho inserito Magnani perchè ha dimostrato durante gli allenamenti di star bene e devo dire che la sua prestazione non mi è affatto dispiaciuta".
Ma allora la Samb dove poteva far male?
"L'obiettivo di un allenatore è quello di giocarsi una partita sfruttando al massimo le potenzialità della squadra che ha a sua disposizione per offendere l'avversario, pensavo potessimo far male al Cesena nella fascia occupata da Lauro e Giaccherini e in diverse occasioni ci siamo andati vicino.
Ricordiamo che giocavamo con la squadra che ha ottenuto più vittorie in questo campionato e secondo me avremmo meritato qualcosa di più".
Cos'è che non le è piaciuto della sua squadra?
"Diciamo che a causa di condizioni fisiche non ottimali nella seconda parte quattro o cinque elementi sono calati fisicamente, inoltre nella ripresa abbiamo tenuto poco palla in avanti permettendo al Cesena di attaccare con più intensità.
Nell'azione del gol abbiamo fatto sei errori consecutivi e tutto è partito dalla prima pressione che doveva esser fatta sul portatore di palla".
Una sconfitta che però non ha cambiato troppo la situazione di classifica
"Io non la vedo mai la classifica quindi non saprei"
Forse davanti si è concluso troppo poco e questa è una costante della Samb in questa stagione, è possibile vedere la Samb con un assetto tattico diverso?
"Noi dobbiamo dare delle certezze, secondo me le certezze sono due: gli attaccanti che corrono e i difensori che si propongono, io sono qui per recuperare una situazione difficile non ho tempo per fare delle prove, devo dare certezze alla squadra".
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11/02/2009
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