L'incontro di verifica dello stato di salute e organizzativo della Samb è terminato 0-0. Una verifica con una Spal,squadra che ha serie intenzioni di promozione.
Molti si aspettavano, o almeno, speravano in un atteggiamento della Samb simile a quello visto con il Verona.

Ma la Spal ha un organico migliore di quello del Verona e oggi si è visto.Ha un centrocampo tosto che gioca, come dicono i cultori di tatticismi, "alto". Cioè molto lontano dalla propria difesa. Con un centrocampo così, la Samb ha faticato non poco a far circolare la palla e di conseguenze Cammarata di palle giocabili non ne ha avute. Di contro anche la Spal, che non era molto intenzionata a rischiare troppo, ha lasciato le sue punte isolate e senza rifornimenti.

Due sole vere palle gol durante la gara che, data la situazione, potevano essere determinanti per cambiare definitivamente il risultato.
Al 38° Ferrini approfitta di una indecisione della difesa della Spal per agganciare un pallone vagante in area. Si gira improvvisamente e, da due passi, calcia di sinistro. Capecchi d'istinto devia con i piedi.
Al 53° Quintavalla crossa dalla destra. Arma si insinua tra Caccavale e Bonfanti e, da pochi passi,di testa, centra lo specchio della porta. Marconato è una gatto e salva miracolosamente il risultato.

Tanto per ripeterci e citare di nuovo Califano (il cantante), possiamo dire:il resto è noia.
Per concludere alcune impressioni su quanto visto in campo.

Primo interrogativo: qual è il ruolo di Carozza. D'Adderio prima lo colloca sulla fascia sinistra tanto per adornare l'albero di Natale. L'albero di Natale cioè (anch'io voglio dare i numeri) il 4-3-2-1.Corozza in quella posizione non incide significativamente.
Nella ripresa il mister mette Ferrini al posto di Carozza che va a piazzarsi davanti alla difesa. Vale, anche in questo caso, la proprietà commutativa delle moltiplicazioni: cambiando l'ordine dei fattori il prodotto non cambia. Sto benedetto Carozza dove deve giocare? Certo a vederlo è una "bella senza anima", nel senso che dal punto di vista stilistico piace:sa dribblare, sa mantenere la palla e bravo negli slalom ma dal punto di vista della sostanza è come avevo detto tempo fa:tutto fumo è niente arrosto. A questo punto proviamolo nel suo ruolo oppure buttiamolo a mare.

Secondo interrogativo: perché, una volta che si è infortunato Titone, è stato sostituito da Pietribiasi. Pietribiasi in quella posizione ci è sembrato un pesce fuor d'acqua. Non era meglio, al suo posto, far entrare Olivieri? Non insisto oltre. Queste, in fondo, sono considerazioni da bar dello Sport, però mi stava sulla punta della lingua e l'ho detta.

E alla fin fine, nonostante che nel secondo tempo la Spal abbia avuto il predominio a centrocampo, la Samb si guadagna meritatamente il punticino. In fondo è questo che conta per riprendere la navigazione verso la salvezza. Non illudiamoci è proprio lì che dobbiamo puntare.

SAMB (4-3-2-1): Marconato 6,5; Lanzoni 6, Caccavale 6,5, Bonfanti 6, Sirignano 6; Visone 6 (20' st Magnani 5,5), Palladini 6, Ferrini 6 (24' st Olivieri 5,5); Titone sv (11' pt Pietribiasi 5), Carozza 6; Cammarata 6. A disp.: Dazzi, Moi, Marino, Califano. All.: D'Adderio.
SPAL (4-3-2-1): Capecchi 6,5; Quintavalla 6, Zamboni 6, Ghetti 6, Cortellini 6 (22' st Cabeccia 6); Cazzamalli 6,5, Schiavon 6, Centi 6,5; Agodirin 5,5 (18' st Cazzola 6), Bracaletti 5,5; Arma 5,5 (37' st La Grotteria sv). A disp.: Careri, Servidei, Castellazzi, Rivaldo. All.: Dolcetti.
ARBITRO: Lupo di Matera.
NOTE: spettatori circa 2.100 (paganti 865, con una rappresentanza di circa 50 tifosi della Spal, più 1.190 abbonati) per un incasso globale di 16.323 euro. Ammoniti: Ferrini, Olivieri, Schiavon, Bracaletti, Zamboni. Angoli: 4-4. Recupero: pt 4', st 4'.