Tumulilande a Montorio con protagonista il Carnevale Morto
Montorio al Vomano | Con maschere, balli, carri, musica e divertimento. Un caratteristico rito, unico nel teramano che ripropone in chiave parodistica il "funerale dei festeggiamenti". Ci crede il Bim.
di Nicola Facciolini
Il "re" del carnevale di Montorio
Con l'obiettivo dichiarato dagli organizzatori (e il Bim di crede) di fare il pieno (non di denunce e scomuniche!) di turisti e curiosi fin da domenica 22 febbraio. Quando a Montorio al Vomano hanno inizio i solenni festeggiamenti in onore del Re Carnevale organizzati dall'Associazione Pro Carnevale e dalla Pro Loco di Montorio. Un caratteristico rito, unico nel teramano. A partire dalle ore 15 le vie cittadine di Montorio saranno attraversate da colorati carri allegorici e maschere: tutti si ritroveranno in piazza dove è prevista l'animazione e l'elezione del carro allegorico più bello.
I festeggiamenti in onore del Re Carnevale si concluderanno mercoledì 25 febbraio con il "Carnevale morto". Piccola curiosità: risale al periodo 1928-29 del Secolo scorso la tradizione giovanile di festeggiare a Montorio un particolare rito del Carnevale, detto del "Carnevale morto". L'usanza di festeggiare la morte del Carnevale sembra derivare dall'idea di alcuni giovani insofferenti del regime fascista di quei tempi, perciò malvista dalle autorità, e proibita dopo alcuni anni fino all'immediato Dopoguerra. La manifestazione si drammatizza il giorno de Le Ceneri, primo della Quaresima cristiana, simulando le esequie del Carnevale appena passato, al quale i montoriesi rendono onore con spirito burlesco e beffardo, inscenando un canovaccio di satira paesana con le maschere vestite a lutto. Si tratta di una vera e propria parodia del "rito funebre al Re Carnevale" decisamente sopra le righe per chi non ne comprende lo spirito. Un rito in realtà molto più antico (affonda le sue radici nella notte dei tempi) che ha inizio con la veglia alla fonte in via dei Mulini (ore 20); seguono il corteo funebre che si snoda per le vie del centro storico dietro la cassa da morto di Carnevale e le esequie solenni in piazza Orsini. I partecipanti sono mascherati a lutto, ma danno libero sfogo a tutta la vena comica popolare facendo della satira bonaria, condita da scenette improvvisate, su fatti e avvenimenti accaduti in paese nel corso dell'anno passato.
Il "Re Carnevale morto" viene impersonato da una persona di spirito che ne dà un'interpretazione umoristica e fuori dagli schemi. Ad accompagnare il feretro pensa la banda cittadina, che alterna, nel suo incedere, marce funebri con brani di irriverente allegria. Il corteo si conclude in via dei Mulini dove il Re Carnevale (rappresentato da un fantoccio) viene buttato sul fiume Vomano dalla Madonna del Ponte e hanno inizio i festeggiamenti con vin brulè e castagnole offerti dall'organizzazione. Questi sono gli orari precisi del programma: Domenica 22 febbraio 2009, alle ore 15 il ritrovo al campo dei Cappuccini; alle 15:30 la partenza del corteo e sfilata per le vie del paese; alle 16 l'animazione in piazza con le maschere, carri e musica con il complesso "Festa latina".
Mercoledì 25 febbraio 2009 alle ore 20 avrà inizio la Veglia del Carnevale alla fonte in Via dei Mulini; alle 20:30 la partenza del corteo funebre per le vie cittadine; alle 21 le "esequie" solenni in piazza Orsini con satire e animazione; alle 23 la "tumulazione" del feretro di Re Carnevale in via dei Mulini. A seguire gran fuoco in piazza per bruciare tutti i peccati, le brutture e le sozzure di questo mondo, con festeggiamenti, vin brulè e castagnole offerti gentilmente dall'organizzazione. Nessuna eresia, nessuna denuncia come in passato, perché di festa sociale si tratta. L'importante è stare insieme e divertirsi. E che vinca la maschera più bella e intelligente per grandi e piccini.
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17/02/2009
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