Morti del Pinguino, dopo 40 anni il giusto ricordo
San Benedetto del Tronto | Scoperta sabato mattina la lapide che commemora le 14 vittime. Il Sindaco Gaspari: «Questa lapide era un dovere per l'amministrazione comunale e un diritto per i familiari dei marittimi morti con l'affondamento del motopesca Pinguino».
(Foto: A. Cellini)
Nella mattinata di sabato 21 febbraio presso il Molo nord del porto di San Benedetto si è svolta la cerimonia per ricordare l'affondamento del motopesca Pinguino, avvenuto nella notte tra sabato 19 e domenica 20 febbraio del 1966, nelle acque della Mauritania, con i 14 membri dell'equipaggio: tutti morti. Solo 4 salme vennero recuperate. Nel pomeriggio di sabato poi è stata celebrata una messa di suffragio presso la chiesa della Madonna della Marina.
Al porto, il muro del ricordo delle vittime del mare ospita dunque i nomi di altri 14 eroi che hanno perduto la vita tra le onde: il comandante Alberto Palestini, il primo ufficiale di coperta Elio Voltattorni, il direttore di macchina Domenico Romani, il primo ufficiale di macchina Antonio Pompei, il nostromo Ruggero Spina e gli altri marinai del Pinguino da Vittorio Fidanza a Dino e Tommaso Bruni, di San Benedetto, da Vittorio Scartozzi, di Grottammare, a Felice Taranto, Agostino, Giuseppe e Pasquale Greco, di Porto Empedocle, a Giuseppe Monti, di Gaeta.
La lapide - scoperta davanti ad una numerosa e commossa folla - è stata fortemente voluta dall'associazione Pescatori sambenedettesi presieduta da Pasquale Pignati, con il sostegno dell'ex assessore Nazzareno Torquati e dell'assessore provinciale Nino Capriotti.
«Quarantatre anni sono tanti- ha esordito il sindaco Giovanni Gaspari nel suo intervento - ma ora siamo qui e, considerando la folta partecipazione, posso solo aggiungere che questa lapide era un dovere per l'amministrazione comunale e un diritto per i familiari dei marittimi morti con l'affondamento del Pinguino».
«Nei momenti tragici la città si sa riunire - continua il primo cittadino - s'innesca emotivamente un sentire comune e, per questo, l'Amministrazione Comunale punterà sempre a far rivivere nei momenti importanti, l'animo di San Benedetto che ha sempre avuto e sempre dovrà avere il coraggio di cambiare e di innovare, a beneficio della collettività». Al termine del suo intervento Gaspari ha anche letto la lettera inviata dal sindaco di Gaeta Antonio Raimondi.
Alle vittime dell'affondamento del motopesca Pinguino verrà intitolato il piazzale di fronte allo scalo di alaggio della darsena turistica.
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21/02/2009
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