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Ciarlantini: “In Promozione si vince con il cuore”

Fermo | Soddisfatto l'allenatore ospite. Elogia il carattere dei suoi giocatori e chiude l’ottava partita consecutiva senza subire reti. Prete si dice ancora fiducioso, ma il suo volto in sala stampa era piuttosto scuro.

di Walter Carelli

Giovanni Ciarlantini, allenatore del Corridonia

In sala stampa si presenta per primo un sorridente Ciarlantini. "Sono contento della prova dei miei ragazzi. Nel primo tempo siamo stati forse un po' troppo timorosi. Un eccesso di riverenza al cospetto di una pur grande squadra come la Fermana. Nella ripresa oltre a contenere abbiamo provato ad offendere e ci è mancato poco che facevamo il colpaccio."

Il Corridonia è la formazione che nel girone di ritorno ha fatto meglio di tutti e ancora non ha subito reti in questo 2009. "Nel mercato di novembre abbiamo modificato la rosa, forse perdendo qualcosa in tecnica, però guadagnando sotto il profilo del cuore. Ho ragazzi motivati, disposti al rispetto delle regole e propensi al sacrificio. Tutti aspetti fondamentali in un campionato come la Promozione, dove vince chi è concreto".

I rossoverdi dopo questo pareggio hanno raggiunto la zona playoff e mercoledì sono attesi allo scontro diretto con la Folgore Falerone. "Sarà un'altra partita difficile. Chiederò ancora una volta il massimo impegno alla mia formazione". Il tecnico ospite ha fatto pure i complimenti alla Fermana per la qualità del gioco espresso e si è detto convinto che i gialloblu saranno in competizione sino alla fine per salire in Eccellenza.

Di tutt'altro umore Pierluigi Prete, chiamato subito a giustificare la sostituzione di Maffei. "Non ne aveva più, era da qualche minuto in debito di ossigeno e sono stato costretto al cambio". L'allenatore canarino è il ritratto della delusione. "Alla mia squadra manca la determinazione giusta, che ti fa fallire le occasioni importanti. Non concretizziamo quello che riusciamo a creare e purtroppo nel calcio ha ragione solo chi butta dentro la palla. Nelle ultime due partite abbiamo raccolto solamente un punto. Se si valuta la bontà del gioco sicuramente meritavamo di più".

Problemi che il tecnico laziale spera di risolvere già da mercoledì con il rientro di Cazzella, oggi costretto a soffrire in tribuna perché non ancora ristabilitosi dal guaio muscolare. Prete si dice fiducioso nonostante i segnali non siano buoni. "Era la prima volta che giocavamo sapendo di un risultato negativo dell'Atletico Piceno, forse ne siamo stati condizionati troppo e non siamo riusciti ad approfittarne. La strada comunque è ancora lunga, mancano nove partite al termine". Mentre professava ottimismo, il mister era tradito dalla sua espressione che pareva ormai rassegnata dopo l'ennesima occasione sciupata.

 

22/02/2009





        
  



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