"Le vie del Doc" con il Bizzarri
Grottammare | L'accademia del Documentario Libero Bizzarri proietta tre decumentari dai temi attualissimi con la presenza dei registi e dei protagonisti.
di Redazione
Un momento della conferenza stampa
"La cittadina è davvero onorata di ospitare questi due eventi di approfondimento, due iniziative che hanno come intento quello di forare il tempo presente. - spiega l'assessore Piergallini - Il Bizzarri ha trasformato la cultura in una sorta di alfabeto per leggere meglio il presente, affrontando tematiche attualissime e a cui il Comune tiene particolarmente".
Nella giornata di giovedì 26 febbraio presso il Teatro delle Energie alle ore 09.30, alla presenza del protagonista Carlo Marrapodi, saranno proposte le immagini di "ThyssenKrupp Blues", un film di Pietro Balla e Monica Repetto. Il dramma della fabbrica torinese della Thyssen viene ricostruito partendo dalle testimonianze e dal vissuto degli amici e colleghi degli operai morti nella capitale piemontese in un incidente che, come molte delle morti bianche avvenute nel nostro paese, poteva essere evitato. Questo docu/film è un documentario di indagine sociale che ha avuto un'ottima accoglienza nei festival e rassegne a cui ha preso parte, non ultima la 65ª mostra del Cinema di Venezia.
La giornata di sabato 28 febbraio è suddivisa in due appuntamenti con protagonista il giornalista/regista Beppe Cremagnani: il primo film ad essere proiettato sarà "L'ultima Crociata", previsto alle ore 10.00 presso la Sala Kursaal, è un documentario di indagine storico-politica. I protagonisti sono i morti repubblicani della guerra civile spagnola, i comprimari, coloro che ancora oggi non riescono a dare degna sepoltura a resti umani; fra questi il poeta Federico García Lorca.
La seconda proiezione sarà "G8/ 2001-Fare un golpe e farla franca", previsto alle ore 16.30 presso la Sala Kursaal e promosso in collaborazione con la sezione "Il nostro tempo è ora": "La scelta di questo film - Spiegano Francesca Vagnoni e Lorenzo Rossi, responsabili della suddetta sezione - è stata dettata dalla necessità di riaprire una ferita su un fatto che, nonostante la sua gravità, sta perdendo in importanza ed attenzione". Il documentario, infatti, narra dei fatti accaduti durante il G8 di Genova visti attraverso le testimonianze di chi li ha più subiti che vissuti. Il doc è stato ripetutamente censurato e privato di ogni visibilità.
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23/02/2009
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