Trecento famiglie in lista d'attesa per una casa popolare. San Benedetto è il comune della provincia dove l'emergenza abitativa si sente di più. Il Comune di Grottammare ha in itinere 5 cantieri per la costruzione di abitazioni popolari, mentre San Benedetto è a quota zero.

In questa situazione al limite della drammaticità arriva una piccola boccata d'ossigeno: Sono stati appaltati i lavori per la realizzazione di un nuovo edificio in zona Agraria. I lavori dureranno dai 18 ai 24 mesi ed al termine si avranno nove appartamenti.

L'annuncio è stato dato mercoledì mattina nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il sindaco Giovanni Gaspari, l'assessore alle Politiche Solidali Loredana Emili e il presidente dell'Erap provinciale Alessandro Filiaggi.

«Non voglio innescare una polemica politica, - afferma il primo cittadino - è un dato di fatto che per cinque anni a San Benedetto c'è stato un drammatico blocco sul fronte dell'edilizia popolare che non è stata degnata neanche di un minimo d'attenzione».

Lo scorso dicembre sono stati assegnati 15 appartamenti di nuova costruzione in Via Ugo La Malfa. E' stata la prima assegnazione di nuovi appartamenti da anni, dopo i 15 consegnati dal 2006. Recentemente poi, grazie al lavoro di controllo della Guardia di Finanza il Comune ha potuto recuperare e rassegnare circa 20 appartamenti, che per ragioni varie non erano più compatibili con i vecchi assegnatari.

Il presidente Filiaggi valuta positivamente il Progetto Casa recentemente approvato dal Consiglio Comunale, perché presenta alcune disposizioni che tengono in considerazione l'edilizia popolare. Inoltre il dirigente Erap si augura che nel nuovo PRG, che l'Amministrazione Gaspari ha in programma di approvare prima della scadenza del mandato, si individuino dei terreni da destinare ad edilizia residenziale pubblica. Infine Filiaggi parla anche della possibilità di realizzare la famosa "torre" all'Agraria, in un'area tra l'altro già assegnata al suo ente: «Si tratterebbe di un palazzo di 13 piani dove potremmo realizzare 31 appartamenti, dando una risposta seria all'emergenza abitativa. Certo occorrerà confrontarsi con i residenti della zona, ma io non sono così contrario all'idea di realizzare un intervento del genere». Per realizzarla servirebbero circa 4milioni di euro. Due già disponibili nelle casse dell'Erap e due da reperire attraverso dei fondi regionali.

Si stanno poi definendo gli ultimi dettagli prima della firma del Contratto di quartiere tra Comune ed Erap. Un provvedimento che riguarderà la zona del Paese Alto e che vedrà la riconversione dell'ex mattatoio, della casa-parcheggio e dei magazzini comunali in circa 19 appartamenti popolari.