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Santori "Sanità regionale, un altro passo indietro"

Ancona | Il Vice Presidente del Consiglio Regionale Avv. Vittorio Santori interviene in merito sul tema Area Vasta, definita da questi una inutile scatola cinese.

Vittorio Santori

Il Vice Presidente del Consiglio Regionale Avv. Vittorio Santori interviene in merito sul tema Area Vasta, definita da questi una inutile scatola cinese


"La Giunta Spacca e la sua maggioranza in Consiglio Regionale hanno perso un'occasione davvero unica che avrebbe potuto costituire la svolta, l'inversione di tendenza in materia di erogazione dei servizi sanitari. L'Area Vasta, ideata dall'Assessore Mezzolani ed approvata nella seduta del 26.02.2009 dal Consiglio Regionale è invece un'ulteriore inutile struttura che si interpone tra le Zone Territoriali e l'ASUR Unica Regionale.

Una scatola cinese che appesantirà l'attuale organizzazione provocando ulteriori costi amministrativi senza alcun beneficio per i cittadini. Bastava conferire personalità giuridica all'Area Vasta provinciale per dotare la stessa di autonomia di spesa, potere decisionale e potere di controllo soprattutto nell'ambito dei livelli di qualità e quantità di erogazione dei servizi sanitari. Inoltre, si sarebbe attivata l'importantissima funzione di monitoraggio della spesa sanitaria, vera anticamera per l'eliminazione delle erogazioni inutili e clientelari, nonché delle sacche di inefficienza. Ma a questa maggioranza manca la volontà di perseguire una politica sanitaria coerente con le dichiarazioni programmatiche e nell'interesse dei cittadini. Ne è prova la recente Legge Regionale per l'assunzione di massa senza concorso pubblico per 1.300 lavoratori precari, (tra l'altro impugnata dal Commissario di Governo), e l'Atto Amministrativo contenente i criteri di ripartizione dei progetti speciali di competenza del Fondo Sanitario Regionale - Spesa di parte corrente che vengono distribuiti sul territorio in modo sommamente iniquo e parziario perpetrando la politica di favore del territorio anconetano e nordista rispetto al territorio ascolano e sudista.

Tali azioni contrastano nettamente con le belle dichiarazioni del Presidente Spacca e dell'Assessore Mezzolani più volte proferite sul contenimento della spesa, ricerca dell'efficienza dei servizi e sull'equa distribuzione degli stessi sul territorio. Infatti nella realtà ci troviamo di fronte alla creazione di strutture inutili, all'aumento della burocrazia, al mantenimento delle attuali gravi disuguaglianze di ripartizione della spesa sanitaria ed all'allontanamento dei servizi dai cittadini. Non sarà sfuggito il proposito dell'Assessore Mezzolani di voler ridurre al massimo i servizi diagnostici privati sul territorio penalizzando senza alcuna utilità i laboratori privati ed i centri di prelievo e con essi penalizzando direttamente i cittadini e le persone malate necessitanti di analisi di laboratorio periodiche.

Il territorio ed i cittadini ascolani non hanno bisogno di queste cose: nè di questo tipo di Area Vasta né di ulteriori promesse o peggio ancora di "delegati speciali" ma unicamente di interventi seri e decisi di buon governo della sanità che permetteranno a tutti di poter usufruire di servizi efficienti e tempestivi nelle strutture pubbliche e nei laboratori privati oggi esistenti sul territorio senza imporre viaggi della speranza ai cittadini malati, obbligandoli a recarsi in strutture lontane dalla loro abitazione per poter ottenere una diagnosi o una visita specialistica in tempi ragionevoli.
L'azione intrapresa dalla Giunta Spacca rappresenta un notevole passo indietro rispetto a quanto promesso nel programma elettorale ed a quanto già esisteva sul territorio.

La mancanza del numero legale per ben due volte accertato in Consiglio Regionale durante la votazione dell'atto amministrativo istitutivo dell'Area Vasta, è ulteriore prova dell'inutilità del provvedimento e dei dubbi sull'efficacia del medesimo anche tra i consiglieri di maggioranza. Ancora un anno di "gestione politica" della sanità ed avremo toccato il fondo. Il disastro totale verrà consegnato da questa Amministrazione nelle mani del futuro governo regionale e le spese, come sempre, saranno poste a carico dei cittadini".
 

26/02/2009





        
  



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