Nel pomeriggio dello scorso 3 febbraio, verso le diciasette, i titolari della Libreria La Bibliofila sono riusciti a sventare un furto di libri.

La signora Elvira Piunti, titolare della libreria, mentre era sulla soglia del negozio si è accorta che un presunto cliente impegnato in una conversazione telefonica stava guadagnando l'uscita nascondendo sotto al giaccone alcuni libri.

La donna però si è insospettita, memore di un furto subito nello scorso dicembre per un valore di circa 1.000 euro e probabilmente messo a segno da un uomo che con la tattica dell'entrata e uscita ripetuta dal negozio si fingeva impegnato in una conversazione al cellulare.

La titolare notato il 'fagotto' dell'uomo e lo ha invitato a fermarsi: il presunto ladro, imperterrito, ha continuato la sua vera o finta telefonata, arrivando fuori in strada.

In aiuto della signora Piunti sono arrivati marito e figlio che hanno recuperato prima due libri, e poi gli altri 12 che sono caduti al ladro mentre apriva il giaccone. Il valore dei 14 volumi è di circa 350 euro.

L'uomo, oramai preso con le mani nel sacco, ha anche 'trattato' con loro affermando che lui era il colpevole del furto di dicenbre e che li avrebbe risarciti del danno se non avessero chiamato la Polizia. Intanto però la Volante era già sul posto e nel negozio si sono accorti che forse il ladro aveva preparato altri libri da portare via, alla successiva entrata nella libreria. Difatti alcuni testi sono stati trovati fuori dal loro posto abituale.

Immediata la denuncia al Commissariato. Il dubbio che sia stato un furto su commissione rimane: i libri che l'uomo ha tentato di trafugare non sono di narrativa di autori moderni ma testi inerenti la psicologia, la storia e la letteratura.

In tempo di crisi anche la cultura va a 'ruba'.