Sono già oltre un migliaio, i cittadini che hanno risposto all'appello del candidato Presidente della Provincia, Emidio Mandozzi, a poco più di una settimana dall'inizio della "campagna di ascolto', che attraverserà tutti e 33 i Comuni della nuova Provincia di Ascoli, oltre ad intersecare, in appositi incontri, gli interessi e le aspettative delle parti sociali ed imprenditoriali nonché le varie associazioni di categoria.

Cittadini che stanno dimostrando con la loro presenza la validità dello strumento, fortemente voluto e messo in campo dal candidato Mandozzi e dalla coalizione di centro-sinistra (Pd, IdV, Ps, Dc e Verdi) dell'ascolto di bisogni ed esigenze provenienti dalla base, previo fattivo coinvolgimento anche di associazioni e movimenti presenti sul territorio. Cittadini che dimostrano di riconoscersi ancora nella "forma-partito" e vogliono continuare ad essere da questi rappresentati, nonostante continui e fuorvianti messaggi tendano a far credere il contrario.

Da Castel di Lama a Spinetoli, da San Benedetto a Monsampolo, Ripatransone, Ascoli Piceno, Acquasanta, le iniziative pubbliche di questi giorni evidenziano infatti in tutta chiarezza che la "buona politica" è pratica costante dei partiti e dei loro dirigenti, a tutti i livelli, e sarebbe pericoloso, nonché fortemente riduttivo, pensare e far credere che le cose buone, belle ed oneste alberghino solo al di fuori di essi. Un assunto che, contestualizzato allo scenario politico attuale, è ben altra cosa rispetto alle accuse di "restaurazione" impropriamente espresse da taluni, forse presi dalla troppa foga di voler a tutti i costi demonizzare i partiti.

"Mi interessa molto più incontrarmi e discutere con la gente - afferma Mandozzi -, cosa sulla quale mi sto impegnando, invece di preoccuparmi di difendere il mio operato da accuse totalmente infondate, che altri non danneggiano se non chi le profferisce. Ribadisco che, senza peraltro arrischiare alcuna sottovalutazione rispetto ad altre candidature, il mio avversario in questa campagna elettorale è la destra, impersonata dal candidato del PdL, Piero Celani. Se altri, a sinistra, vedono invece in me il pericolo maggiore, liberi di crederlo. Capisco che, anche mediaticamente, uno scontro a sinistra sarebbe più appetibile, ma da parte mia ciò non avverrà. Non avverrà, nonostante si perseveri in accuse ed offese che travalicano il limite politico ed invadono la sfera personale".

Tutta incentrata su programmi e progetti concreti cui dare gambe dunque, la campagna elettorale di Emidio Mandozzi tesa a risollevare il Piceno in crisi e con una Provincia nuova da costruire, dove non ci saranno spazi per diatribe politiche fini a se stesse. Men che meno a sinistra, "dove può esserci una discordanza di pareri come un contrasto di idee e sentimenti - conferma lo stesso Mandozzi -, ma dove non deve esserci spazio alcuno per guerre di bandiere o per rendita di posizioni personalistiche".