"La mia adesione convinta alla manifestazione del 4 aprile a Roma, indetta dalla CGIL"
Ascoli Piceno | L'assessore provinciale al Lavoro Emidio Mandozzi: "Sarà una giornata contro l'insufficienza delle misure anticrisi messe in campo dal Governo e per un rilancio del lavoro e dei diritti dei lavoratori, ad iniziare dall'aumento salariale".
Una manifestazione di lavoratori CGIL (Foto d'archivio)
Da Emidio Mandozzi, Vice Presidente della Provincia di Ascoli Piceno e Assessore alla Formazione Professionale e Politiche Attive del Lavoro, riceviamo e pubblichiamo quanto segue:
Estremamente convinto di dover dare la massima visibilità alla battaglia condotta dal sindacato della Cgil contro la crisi economica e per i diritti dei lavoratori, sono a dare la mia piena adesione alla manifestazione indetta dallo stesso sindacato per sabato 4 aprile a Roma.
In un momento così delicato, sono altresì convinto che solo unendo le forze sane del lavoro si possa riuscire a sconfiggere quella che si è manifestata come un delle crisi più pesanti e preoccupanti di tutti i tempi. Crisi che ha colpito gravemente anche il territorio piceno, dove al pari di altri territori, risulta palese l'insufficienza dell'impegno messo in campo dal Governo Berlusconi, con il rischio che la crisi economica ed occupazionale possa avere un'ulteriore recrudescenza a partire dal secondo semestre 2009.
La profondità della crisi che sta investendo il Paese determina effetti devastanti sul tessuto produttivo e sociale, come dimostrano i numeri crescenti di chiusura di aziende, di diminuzione dei volumi produttivi, di cassa integrazione e disoccupazione. Il Governo ha mostrato sino ad ora scarsa comprensione ed è intervenuto con misure insufficienti, di scarso impatto sull'economia reale, inadeguate a rispondere al disagio sociale e soprattutto prive di un orizzonte strategico.
Quello che oggi si fa o non si fa è determinante per prefigurare quello che sarà l'Italia quando la crisi internazionale sarà passata, ed è grande il timore che, continuando così, si avrà un Paese più piccolo nelle sue dimensioni produttive, meno capace di competere, meno innovativo, più povero.
E' necessario affrontare subito, sul terreno del sostegno agli investimenti ed all'occupazione, un vero piano di contrasto alla crisi che mobiliti le energie e guardi al futuro privilegiando interventi immediati dal chiaro carattere anticiclico e politiche infrastrutturali ed industriali che scelgano il terreno dell'innovazione, dell'ambiente, della valorizzazione del capitale sociale ed umano.
Altrettanto importanti sono il potenziamento delle reti di protezione sociale e la scelta della formazione e della ricerca come assi portanti della costruzione del futuro. Gli amministratori locali sono ogni giorno in prima linea nella gestione delle difficoltà e nella complessa opera di governo che questa fase esige. La scelta effettuata dal governo centrale di tagliare in investimenti pubblici e di ridurre i trasferimenti a Comuni e Regioni, dalla sanità, alle politiche sociali, alla scuola, alle risorse per il Mezzogiorno, pone e porrà ancor più nei prossimi mesi serie difficoltà.
Bisogna da subito rendere effettivamente disponibili le risorse per gli ammortizzatori sociali ed allentare i vincoli del Patto di stabilità che impediscono ai Comuni di spendere tutto quanto è possibile per una vasta azione di piccole e diffuse opere pubbliche che sarebbero in grado di dare sollievo in termini di occupazione e di rilancio dell'economia ed alle Regioni di spendere efficacemente e velocemente le risorse comunitarie.
Così come va impedito il licenziamento delle decine di migliaia di precari pubblici che, oltre ad aggravare la crisi sociale, renderebbe più difficile l'erogazione di servizi essenziali ai cittadini. Serve dunque aprire una grande fase di effettivo confronto, di chiamare intorno ad un tavolo le forze sociali, le Regioni e gli Enti Locali per costruire politiche efficaci e condivise che considerino la coesione sociale un grande valore per la fuoriuscita dalla crisi.
Per tutti questi motivi, aderisco con convinzione alla manifestazione della CGIL, quale testimonianza di forte vicinanza ai problemi del mondo del lavoro e per chiedere una vera svolta della politica economica che consenta all'Italia ed ai suoi territori di non tornare indietro, ma di costruire oggi le condizioni del futuro.
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28/03/2009
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